LaPATAFISICA
14 Dicembre 2022
Nel corso del workshop verrà esaminata la patafisica come episodio storico e come possibile mezzo di espressione radicale.
Si partirà da una presentazione della patafisica e dell’opera del suo inventore, Alfred Jarry, e dalla narrazione dell’opera dell’artista Enrico Baj che ha informato tutta la sua pratica sull’immaginario patafisico. Il gioco di parole, il collage, l’autoironia, la tecnologia vista come metafora delle dinamiche amorose sono solo alcuni degli strumenti che la patafisica ha portato nell’arte.
Nella seconda metà del XX secolo, dopo essere stata un fenomeno prevalentemente letterario, la patafisica si è evoluta nella creazione di diversi istituti - chiamati Còlleges. Questi gruppi organizzati raccoglievano artisti visivi, scrittori, musicisti e scienziati il cui lavoro mirava a rovesciare la sintassi delle cose. Basati su gerarchie assurde, sono in effetti una parodia di qualsiasi struttura politica. Conoscere e incontrare collettivamente alcune produzioni patafisiche (testi, messe in scena, spettacoli, ephemera...) permetterà ai partecipanti di diventare una còllega temporanea in cui è possibile sperimentare la parodia degli apparati gerarchici.
Dove & Quando
14 Dicembre ore 10.00
Aula 46 Corso di Scultura di Donata Lazzarini
Lə partecipanti son pregatə di portare con loro alcuni dei loro materiali preferiti, fra cui: timbri, inchiostri, carte (stampate, di riciclo, colorate, di diversa grammatura,...), penne, pennarelli, matite, materiali per rilegare (scotch, graffettatrice, fermacampioni, …).
Il workshop è ideato e condotto da Eva Fabbris e Derek MF Di Fabio Immagine: Enrico Baj, Au bord du lac, 1959 fotografato da Derek DM Di Fabio
Il workshop è realizzato nell’ambito del progetto di ricerca "Ubu nel teatro italiano: uno studio sulla relazione tra la Patafisica in Italia e all’estero tra transdisciplinarietà e transnazionalità" di Eva Fabbris, sostenuto da Italian Coucil (2021), Direzione Generale per la Creatività Contemporanea, Ministero dei Beni Culturali.