Accademie alla Biennale

Venerdì 20 e sabato 21 maggio
Biennale Session

59. Esposizione Internazionale d’Arte

Le Accademie a Venezia

Dal 23 aprile al 27 novembre, l’appuntamento con l’arte è a Venezia per la 59. Esposizione Internazionale d’Arte.
Curata da Cecilia Alemani, il tema scelto s’ispira alle storie raccolte in The Milk of Dreams, libello di Leonora Carrington, artista la cui produzione letteraria e pittorica fa riferimento al contesto surrealista.

I giorni 20 e 21 maggio gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Brera-Milano, Firenze, Macerata, Lecce e Venezia, guidati dai docenti delle rispettive accademie, visiteranno gli spazi dell’Arsenale e dei Giardini della Biennale di Venezia, avendo modo di vedere e commentare le opere in mostra e i padiglioni dei diversi paesi del mondo nel contesto del programma Biennale Sessions. Si avrà modo di riflettere sui nuovi scenari e temi dell’arte anche grazie alla conferenza Le stanze dell’arte - Esercizi di immaginazione sulla Biennale tenuta dai docenti e collaboratori Vittorio Comi, Michele Del Prete, Igor Imhoff, M. Letizia Paiato, Gaetano Russo, Vittorio SantoianniLoredana  FinicelliMaria  Grazia  Gargiulo,  Marcella  Russo  e  Elisabetta Tomassetti.

Un progetto di Vittorio Comi, Maria Letizia Paiato, Gaetano Russo, Michele Del Prete 

Partenza dalle rispettive sedi


 

ore 13.30 - Ritrovo presso ingresso Arsenale – Le Corderie, visita ai Padiglioni
ore 17.00 - Ritrovo presso Padiglione Italia


 

Ore 10.00 - Ritrovo all'ingresso dei giardini (pranzo al sacco)
Ore 14.00 - Conferenza Biennale Session: "Le stanze dell’arte - Esercizi di immaginazione sulla Biennale" (presso la sede dei Giardini)
Ore 16.00 - Visita ai padiglioni

Sulla base dei lavori sviluppati dai singoli o dai gruppi nelle rispettive accademie viene proposta un’attività didattica/conferenza quale momento di riflessione sulla visita alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Le stanze dell’arte - Esercizi di immaginazione sulla Biennale nel contesto di Biennale Sessions Speciale Progetto per Università e Istituti di formazione e ricerca.

Gli studenti saranno chiamati a selezionare, commentare e rielaborare uno o più lavori fra quelli proposti dalla mostra The Milk of Dreams rapportandoli alla propria dimensione formativa.

Il tutto potrà essere documentato e inserito nelle pagine social dei rispettivi Istituti.

L’incontro serve al confronto tra le dinamiche didattiche delle singole Accademie per creare ulteriori opportunità di mutui scambi culturali ed artistici.

DOVE E QUANDO

20 e 21 maggio 2022 
Biennale di Venezia

Allegati

Locandina

Comunicato Stampa

Zoomers per l'arte

Prospettive e dinamiche per il lavoro creativo

Una due giorni di relazione e scambio tra il mondo delle imprese e l'Accademia di Brera nella quale i nostri studenti avranno la possibilità di dialogare con i responsabili delle singole aziende per meglio conoscere opportunità e prospettive in linea con i percorsi di formazione prescelti.

Il programma del 12 maggio con inizio alle ore 10.30 prevede dopo i saluti istituzionali, il racconto di alcuni ex studenti dell’Accademia che parleranno del loro percorso e delle loro esperienze.

A seguire gli studenti potranno dialogare direttamente con aziende e Fondazioni che hanno aderito con un'apertura su quelle che potrebbero essere le competenze attese, la ricerca di talenti, l'attenzione alla sfera della creatività, le curiosità indotte negli studenti.

 Venerdì 13 maggio invece, con inizio alle ore 10.00, Brera si confronterà con le istituzioni del lavoro per una reciproca conoscenza ed un reciproco arricchimento. Saranno presenti personalità di Regione Lombardia, Comune di Milano, AGIS e Aice.

SALUTI ISTITUZIONALI

Ore 10.30 – 11.00
Livia Pomodoro, Presidente dell’Accademia di Brera

PRESENTAZIONE AZIENDE

Ore 11.00 – 11.15

GLI EX STUDENTI DI BRERA SI RACCONTANO

Ore 11.15 – 11.45
Luca Eremo 
Antonio Spanedda 
Riccardo Scarparo 

GLI STUDENTI INCONTRANO LE AZIENDE

Ore 11.45 – 13.00 e ore 14.30 – 16.00

CONCLUSIONI

Ore 16.00


 

SALUTI ISTITUZIONALI
ore 10
Livia Pomodoro Presidente Accademia di  Brera

INTRODUCE
Antonio Calabrò

RELATORI

Assessore alla Formazione e Lavoro, Regione Lombardia
Melania De Nichilo Rizzoli

Assessore alla Casa e Piano Quartieri, Comune di Milano
Pier Francesco Maran

Giornalista e saggista
Antonio Calabrò

Presidente AGIS, Associazione  Generale Italiana dello Spettacolo
Carlo Fontana

Presidente Aice, Associazione Italiana Commercio Estero
Riccardo Garosci

CONCLUSIONI

Mario Abis
Livia Pomodoro Presidente Accademia di  Brera


 

DOVE e QUANDO
Giovedì 12 dalle ore 10.30
Venerdì 13 dalle ore 10
Sala Napoleonica
Accademia di Brera

Allegati

Manifesto

Aziende presenti

Programma

Si apre l'XI rassegna di CINEMA & ARTI al Palazzo del Cinema ANTEO

Ingresso gratuito dalle ore 14.00 alle 19.00

«Cinema&Arti.Brera 2022» a cura di Valerio Ambiveri, Laura Lombardi e Elisabetta Longari giunge alla XI edizione.

La rassegna, che ritrova quest’anno l’esperienza fondamentale della visione in sala, al Cinema Anteo, si inserisce nel dibattito, imprescindibile, tra cinema e arti, nel quale l’urgenza di confronto e contaminazione tra ambiti culturali paralleli e, in qualche caso, complementari, giunge a esiti di notevole interesse, facendo emergere il proficuo e sempre intrigante scambio con il mondo del teatro, della letteratura, della fotografia, della musica e della danza.

Scopri la tre giorni.

Ore 14.00

Immagine segnaposto

BLUE YELLOW
regia: Adrian Johnston
coreografia: Jonathan Burrows danzatrice: Sylvie Guillem Gran Bretagna, 1995, 12.21’

Una produzione del 1995 del coreografo Jonathan Burrows e l’autore cinematografico e regista Adam Roberts, interpretata da Sylvie Guillem: «In una stanza qualcuno sta danzando – ha scritto Roberts -. Nella stanza entrano i raggi del sole. Una stanza inondata di luce. Che cosa si può vedere attraverso la porta che si apre in una parete blu, all’interno dello studio con le pareti gialle?».

Immagine di repertorio

LINES HORIZONTAL 1962
MOSAIC 1965
SYNCHRONOMIE 1971

regia: Norman McClaren Canada, 5’+5’+7’

Questi corti di Norman McLaren presentano, al di là delle diverse tecniche utilizzate quali l’animazione o l’intervento diretto sulla pellicola, la sincronizzazione di immagini a colori e suoni, affinché sullo schermo si veda ciò che si sente.

Immagine di repertorio

IL COLORE DEL MELOGRANO
regia: Sergej Parajanov URSS, 1968, 78’

Il colore del melograno di Sergei Parajanov è una fantasia sulla vita del poeta armeno trovatore (ashugh) Sayat-Nova del diciottesimo secolo, che scrisse poesie in tre lingue: armeno, azero e georgiano. Il film è strutturato come una serie di tableaux che evocano i principi pittorici della miniatura persiana. La versione qui presentata è la versione armena restaurata. Il regista è uno dei giganti della cinematografia del secolo scorso anche se poco noto al grande pubblico in quanto è stato un perseguitato politico e i suoi pochi film sono stati soggetti a censura.
 

Ore 16.00

Immagine di repertorio

FILM N.4 e FILM N.13
regia: Luigi Veronesi Italia, 1940, 5’+7’

In Film 4, abbandonando ogni riferimento figurativo, Veronesi realizza un vero film “astratto”, costruito attraverso il susseguirsi ritmico di macchie di colore, tondi, linee, scarabocchi, punti grandi e piccoli. Deposta definitivamente la cinepresa, l’artista lavora direttamente sulla pellicola, dipingendola a mano con minuscoli pennelli. Veronesi elaborò un metodo sistematico per la trasposizione visiva del suono, esposto compiutamente in alcuni scritti teorici pubblicati negli anni Settanta.

Immagine di repertorio

A BIGGER SPLASH
regia: Jack Hazan
Gran Bretagna, 1974, 105’

Benché vi figurino persone vere con i loro veri nomi ed eventi che in linea di massima corrispondono a fatti reali, il film d’esordio di Jack Hazan deve alla finzione almeno tanto quanto al documentario nel suo tentativo di trasmettere la vita interiore di un uomo che era già allora uno degli artisti britannici più celebrati. Trattandosi di un film che mette a nudo così tanto, lo stesso David Hockney nutriva sentimenti contrastanti riguardo al risultato finale, tanto che propose all’autore di acquistare il negativo.

Ore 18.15

Immagine di repertorio

ALESSANDRO MENDINI. VOLEVO ESSERE WALT DISNEY
regia: Francesca Molteni
Italia, 2016, 35’

Voleva essere Walt Disney ed è diventato Alessandro Mendini. Creatore di un universo parallelo, ironico e tragico, personale e capace di parlare al mondo, intrecciando architettura, arte e design. Mendini nel film racconta un sogno diventato realtà, le ossessioni e le utopie di come progettare un oggetto di design perfetto. “Il mio modo di agire e progettare è un bisogno autobiografico”, dice, “ho la sensazione di appartenere al passato, uso metodi antichi, lontani dalla logica di oggi, come la matita”. 

A seguire incontro con FRANCESCA MOLTENI

Ore 14.00

Immagine di repertorio

QUAD I
Regia: Samuel Beckett
Germania, 1981, 13’

Nel 1981 Samuel Beckett ha scritto espressamente per la Scuola di Danza di Stoccarda quella che lo stesso autore definì una “follia televisiva”: far muovere al ritmo di percussioni quattro danzatori lungo le linee di un invisibile quadrato sul pavimento.

Immagine di repertorio

WITTGENSTEIN 
regia: Derek Jarman 
Gran Bretagna,1994, 75’

Visionario fino in fondo, Derek Jarman ha diretto un film di impianto teatrale, ma si tratta di teatro al servizio del cinema. Le vicende biografiche e il pensiero di Ludwig Wittgenstein, filosofo austriaco autore del Tractatus logico-philosophicus che si è molto interrogato sulla natura dei colori, è restituito attraverso tableaux di fortissima intensità cromatica. 
 

ore 15.30

Immagine di repertorio

VAN GOGH
Regia: Alain Resnais
Francia, 1948, 20’

Opera seminale nella filmografia di Alain Resnais, il breve documentario affronta la biografia del grande pittore olandese, illustrata soltanto attraverso i suoi dipinti. Nell’ambito di questa esperienza il regista afferma il valore centrale del montaggio che si fa più serrato quando il quadro psichico di Van Gogh peggiora. Girato in bianco e nero non solo per motivi economici, ma anche per illustrare più adeguatamente «l’architettura tragica della pittura di Van Gogh» e per «creare legami tra tele estremamente diverse» (Resnais), il film costituisce un tentativo rigoroso di restituire attraverso mezzi linguistici specificamente cinematografici un altro linguaggio. 

Immagine di repertorio

THE HUMAN VOICE
Regia: Pedro Almodovar
Spagna, 2021, 30’

Tratto dall’omonima celebre piece di Cocteau, racconta la storia di una donna che aspetta che l’uomo che lei ama e che l’ha abbandonata torni a casa per ritirare le ultime cose. Con lei è rimasto anche il cane, inconsapevole di essere stato abbandonato dal suo padrone. Una magnifica prova d’attrice (Tilda Swinton) si coniuga a un’interpretazione registica che si avvale dell’utilizzo del colore puro, violento e gridato per esaltare le sfumature delle forti emozioni in gioco. 
 

ore 16.30

Immagine di repertorio

GIGI
regia: Vincent Minnelli
USA, 1958, 116’

Nella Parigi bohemien di fine Ottocento, la piccola Gigi, figlia di una cantante di operetta, viene affidata da sua madre, che non intende occuparsi di lei, alle cure della nonna materna e di una zia. Le due donne, sotto la loro apparenza di rispettabilità borghese, nascondono un passato di prostitute di alto bordo e intendono crescere Gigi iniziandola allo stesso mestiere. Benché sia stata educata e sia cresciuta in questo ambiente, la piccola Gigi rimane una ragazza onesta e spontanea, incapace di dissimulare i propri sentimenti. La zia e la nonna, incuranti di questo, le hanno già trovato un protettore nella persona del Gaston Lacaille. Il giovane, cresciuto anche lui tra gli agi e i divertimenti della vita borghese, non si sente a proprio agio in quel mondo e si rifugia sempre più spesso a casa di Gigi dove, a contatto con la sua spontaneità, può essere se stesso e lasciarsi andare ad atteggiamenti camerateschi. Quando però si rende conto che Gigi sta crescendo ed è diventata una giovane donna, Gaston si accorge che il loro cameratismo si sta trasformando in amore.

A seguire incontro con DANIELA TURCO

Ore 14.00

Immagine di repertorio

MXAKI
regia: Octavio Iturbe
musica: S20

Un solo del 2015 basato sulla performance Accumulated Layout di Hiroaki Umeda, regia e concept Octavio Iturbe/ musiche S20.
Umeda, coreografo, ballerino e artista visivo giapponese, definisce i suoi lavori “al contempo minimali e radicali, delicati e violenti, molto vicini alle radici giapponesi”. 
 

Immagine di repertorio

IRIS
regia: Fenton Bailey, Randy Barbato
USA-Germania, 2016, 108’

Ha cambiato design alla Casa Bianca per ben nove presidenti, da Truman a Clinton. Loro sono passati, lei è ancora qui, con gli stessi enormi occhiali tondi, gli accessori vistosi e l’immancabile rossetto scarlatto. Iris Apfel oggi ha 93 anni ma la sua energia e la sua la passione per il lavoro non sono scemati, come testimoniano i continui esperimenti stilistici frutto di fortunate combinazioni. 
 

Ore 15.45

Immagine di repertorio

WOLFGANG LAIB. WITHOUT TIME, WITHOUT PLACE, WITHOUT BODY
regia: Francesco Cacchiani
Italia, 2019-21, 45’

l film, guidato dalla voce narrante di Laib stesso, ripercorre le fasi di allestimento e realizzazione del progetto che ha dato vita a un dialogo serrato tra la ricerca dell’artista tedesco e alcuni grandi artisti fiorentini del passato (Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Benozzo Gozzoli e Beato Angelico). Le opere minimali di Laib, realizzate con elementi naturali come polline e cera d’api, riportano a questioni di grande interesse quali la relazione tra scultura, architettura e natura, mentre la sua pratica creativa, coniugando pensiero orientale e occidentale, rappresenta un’indicazione poetica lontana dall’antropocentrismo. 

Un progetto del Museo del Novecento di Firenze, a cura di Sergio Risaliti e prodotto da MUSE.
 

Immagine di repertorio

DREAMS THAT MONEY CAN BUY
regia: Hans Richter
USA, 1947, 99’

Dreams That Money Can Buy è stato scritto, e diretto dall’artista dada e surrealista Hans Richter. Girato a New York, il film consiste di una cornice narrativa in cui vengono incastonati sei episodi, rispettivamente firmati da Max Ernst, Man Ray, Marcel Duchamp, Fernand Leger, Alexander Calder e dallo stesso Richter. Ogni episodio si avvale anche della collaborazione di un musicista diverso che scrive uno score ad hoc, come nel caso di John Cage per “il sogno” di Duchamp.
 

Ore 18.15

Immagine di repertorio

RAINBOW
regia: Aleksandar Vujovic
Montenegro/Italia, 2020, 17’

Un film che racconta un evento ricco di conseguenze vissuto da un bambino di cinque anni, che mentre intraprende un viaggio con il padre, scopre intensamente la magia del colore. Attraverso questa esperienza egli tocca per la prima volta la propria vocazione, sente perentoriamente la chiamata per l’arte. Questo episodio appartiene alla memoria di Gaetano Grillo che ha speso molti anni come docente all’Accademia di Brera, dove il regista montenegrino si è formato.

A seguire incontro con ALEKSANDAR VUJOVIC e GAETANO GRILLO
 

DOVE e QUANDO
11 | 12 | 13 Maggio
dalle ore 14.00 alle ore 19.00

ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
sala President
Piazza Venticinque Aprile, 8 - Milano

Ingresso gratuito
i film sono in lingua originale sottotitolati

La rassegna, gratuita, è rivolta principalmente agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera ma è aperta alla fruizione di qualsiasi persona interessata alla tematica del colore e alla visione dei titoli proposti.

Il tema dell’XI edizione è infatti il colore. La scelta si è orientata su film nei quali il colore è protagonista o elemento importante della narrazione, spesso evocato dai titoli stessi di alcune pellicole, in un arco di tempo che va dagli anni Quaranta del XX secolo ai giorni nostri, con rari materiali d’archivio restaurati, film cult e altri sperimentali, per andare incontro a diversi interessi e curiosità e per mostrare quanto il ruolo del colore sia trasversale nella traduzione di significati.

A testimoniare la forza di queste interrelazioni che portano a un’amplificazione di senso, «Cinema&Arti.Brera» rinnova la collaborazione ormai pluriennale con Cro.me, Cronaca e Memoria dello Spettacolo che presenta in quest’ambito, come di consueto, una selezione dedicata alla danza, e, per il quinto anno col Cinema Anteo.

Programma appuntamenti

MATERIALLY

2 maggio 2022

MATERIALLY

LA MATERIA AL CENTRO

The Material ConneXion Library now available for Brera

Saluti

Giovanni Iovane
Direttore Accademia di Belle Arti di Brera

Introduce

Fabio Iannotta
Accademia di Belle Arti di Brera, Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa
Coordinatore del Biennio di Product Design

Relatori

Chiara Rodriquez
Presidente Materially

Valentina Ventrelli
Fashion and Design Consultant

Claudia Reder
Materially, Ricerca e Innovazione

Emanuel Sacchini
Accademia di Belle Arti di Brera, Biblioteca d’arte contemporanea Guido Ballo

In presenza:
ore 15
Sala Napoleonica
Accademia di Brera

È possibile seguire la presentazione online

Collegati

DOVE e QUANDO:

Lunedì 2 Maggio 2022
ORE 15
Sala Napoleonica
Accademia di Brera

Allegati

Manifesto

Rivivi gli Open Day 2022

Una giornata per conoscere l’Accademia delle Belle Arti

Nella mattinata di sabato 14 Maggio 2022 l’Accademia di Brera presenterà la sua Offerta Formativa di I e II Livello. Una formazione rivolta alla pratica e alla trasformazione delle tradizionali discipline dell’arte, nonché alla sperimentazione dei nuovi materiali e tecnologie e delle più recenti tecniche audiovisive. Un percorso formativo attento alla ricerca relativa alle procedure della progettazione artistica e ai linguaggi della comunicazione.

Ci saranno i docenti, gli studenti e i tecnici di laboratorio a presentare le Scuole e a spiegare l'organizzazione dei Corsi e i possibili sbocchi nel mondo del lavoro. Saranno a vostra disposizione per chiarire gli aspetti tecnici e scientifici degli insegnamenti e per rispondere alle vostre domande.

L'Open Day si svolgerà in doppia modalità: in presenza e on line.

È obbligatoria la prenotazione per la partecipazione in presenza.

Durante la mattinata si svolgeranno 2 presentazioni per ogni corso.
La prima con inizio alle 9:30, la seconda con inizio alle 11:00.
È possibile prenotarsi per le presentazioni di massimo 2 corsi.

Per prenotarsi, compilare il modulo di prenotazione entro il 9 MAGGIO 2022:

Le prenotazioni inviate dopo il 09 MAGGIO non verranno prese in considerazione.

La partecipazione è libera collegandosi con GoogleMeet ai link che saranno resi disponibili preventivamente secondo il programma sotto descritto.

Grafica d’arte (Triennio) 
ore 9.30 e 11.00


Grafica d’arte (Biennio) 
ore 9.30 e 11.00 


Decorazione (Biennio)
ore 10.30 


Nuove tecnologie dell’arte (Triennio e Bienni)
ore 9.30 e 11.00


Restauro (tutti i profili)
ore 9.15 e 11.15


Teoria e pratica della terapeutica artistica
ore 10.30


Discipline per la valorizzazione del patrimonio culturale insieme a Ricerca e progetto per il museo e i beni culturali
ore 9:00


Comunicazione e didattica dell’arte insieme a Visual cultures e pratiche curatoriali
ore 9:30 e ore 11:00

 


Per i corsi di diploma non in elenco (es. Pittura, Scultura, ecc.) le presentazioni si svolgeranno solo in presenza

Presentazione in presenza - sabato 14 maggio 2022

Sede centrale, via Brera 28

Per informazioni contattare l’Ufficio Orientamento Studenti:
e-mail: orientamento@accademiadibrera.milano.it
Tel.: 0286955363

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L'Open Day in 10 minuti

L'evento di sabato 14 Maggio 2022

Guarda la giornata degli Open Day in 10 minuti di filmato. Docenti e studenti, tecnici di laboratorio presentano le "Scuole" e spiegano l'organizzazione dei Corsi i possibili sbocchi nel mondo del lavoro.

Allegati

Presentazione Corsi

Scuola di decorazione

Biennio e Triennio

Materiali informativi

Manifesto

Depliant

Inaugurazione Anno Accademico 2021/2022

Cerimonia di inaugurazione - 22 aprile 2022

Tra passato e futuro

Con Diploma honoris causa a Neena Malhotra ed Vanessa Beecroft

Saranno Livia Pomodoro, Presidente, Giovanni Iovane, Direttore, a trarre un bilancio dell’anno trascorso e a illustrare i nuovi percorsi che Brera intende perseguire.

Con i saluti istituzionali del Ministro dell’Università e della Ricerca Cristina Messa, del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e degli Ambasciatori d’Italia Gianluigi Benedetti, Marco Alberti e Vincenzo De Luca rispettivamente in Giappone, Kazakistan e India, durante la cerimonia verranno consegnati due diplomi “honoris causa” all’Ambasciatrice della Repubblica dell’India in Italia Neena Malhotra ed all’Artista Vanessa Beecroft.

Si conferma, con la scelta delle due personalità, la filosofia di questo prestigioso riconoscimento che celebra una figura di spicco del panorama artistico internazionale assieme ad una testimone dell’universo dei diritti e della sostenibilità per ricordare a tutti noi il profondo legame tra creatività e vita.

Ad accompagnare l’evento l’omaggio musicale del Quartetto Archimia

La Dr. Neena Malhotra è entrata a far parte dell'Indian Foreign Service (IFS) nel 1992.

Prima del suo attuale incarico di Ambasciatrice dell'India in Italia a San Marino e presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite a Roma, la Dr. Malhotra ha prestato servizio come Segretario aggiuntivo nell’'Indo-Pacifico, la regione dell'Oceano Indiano (IOR), e presso le Divisioni meridionali del Ministero degli Affari Esteri (MEA).

È stata a  capo delle divisioni di passaporti, visti (PV), governance elettronica e tecnologia dell'informazione (EG&IT), Associazione dell'Asia meridionale per la cooperazione regionale (SAARC) e Africa orientale e meridionale (E&SA). Oltre alle relazioni bilaterali con i Paesi dell'Africa Orientale e Meridionale, si è occupata dei rapporti concernenti le questioni dell’'Unione africana (AU), delle REC africane, del Forum India-Africa (IAFS) e si è occupata dei  programmi di formazione in tutta l’Africa.

Ha prestato servizio presso la sede del MEA in varie Divisioni comprese le Americhe, BSM, Asia sud orientale e Pacifico e si è occupata di pubblicità esterna. Per quanto riguarda gli incarichi all'estero, ha prestato servizio in Delegazione Permanente dell'India all'UNESCO a Parigi e CGI a New York.

La Dr. Malhotra ha conseguito un dottorato di ricerca presso l'Indian Agricultural Research Institute (IARI) a New Delhi ed è stata selezionata come scienziato (S1) sulla base del Servizio di ricerca agricola (ARS) all'IFS. Ha studiato la  lingua francese all'Institut Catholique, all’Università Sorbonne di Parigi e ha frequentato corsi di certificazione a breve termine presso l'Istituto Internazionale dei Diritti Umani a Strasburgo e presso la The New School a New York.

L’artista Vanessa Beecroft è nata a Genova nel 1969. Vive a Los Angeles, in California.
Il lavoro di Vanessa Beecroft è stato presentato a livello internazionale dal 1993 e ha plasmato la performance art, la rappresentazione del corpo femminile e le discussioni sociopolitiche sull'arte. Le sue esibizioni (intitolate VB, seguite dal numero) sono state una pratica in corso per oltre venticinque anni. Presentati in alcuni dei musei più importanti del mondo e dei principali eventi contemporanei, le esibizioni di Beecroft evidenziano le tensioni tra nudità e abbigliamento, vincolo e libertà, collettivo e individuale, forza umana e debolezza.

Vanessa Beecroft è stata una delle prime artiste a collaborare con marchi della moda, a partire dagli anni '90, e dal 2009 ha collaborato ampiamente con il musicista e produttore Kanye West. Ora appartenente alla cultura popolare e al canone dell'arte contemporanea, il suo lavoro, manifesta anche un dialogo profondo con la storia dell'arte e delle rappresentazioni attraverso le tradizioni dell'Europa e di molte culture del mondo. La sua esperienza artistica include la fotografia, disegno, pittura e scultura, usando ogni mezzo per presentare prospettive sul corpo, mentre unisce le influenze del Rinascimento con la rappresentazione moderna. La sua arte è un campo appassionato di sperimentazione, radicato nella storia, che si svela secondo le proprie regole e si espande nel mondo in cui assume molti toni filosofici e politici per mettere in discussione il significato della nostra esistenza come esseri umani.

Il Quartetto Archimia nasce dall'idea di quattro musicisti di formazione classica, provenienti dai conservatori di Milano e Piacenza, con in comune il desiderio di esplorare nuove sonorità e possibilità acustiche. L'intento del gruppo è quello di affrontare diverse dimensioni musicali e strumentali unendo la disciplina classica all'estro della musica pop e jazz; il quartetto è quindi in grado di offrire un percorso che copre oltre tre secoli di linguaggio musicale in varie formule esecutive. La ricerca di nuovi effetti sonori e percussivi fanno del quartetto d'archi una cellula assolutamente autonoma anche nel campo della musica così detta leggera dove la presenza ritmica è elemento basilare e portante.

I componenti del quartetto vantano diverse collaborazioni in campo classico con i maggiori enti lirici italiani come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Comunale di Bologna e con le orchestre sinfoniche come la Filarmonica della Scala, la Toscanini di Parma, i Pomeriggi Musicali.

Dalla stagione 2002-2003 il Quartetto inizia a collaborare attivamente con Teresa Pomodoro ed il suo Teatro NOHMA di Milano allestendo spettacoli con musiche originali composte dal quartetto.

Nel corso dell'anno 2003 il Quartetto collabora in sei eventi organizzati dalla Lexmark in diverse città italiane, tra cui Torino, Firenze, Modena e Milano per la realizzazione musicale degli spettacoli. Si esibisce, inoltre, al Palazzo Farnese di Piacenza ed al Teatro dei Filodrammatici di Milano. Nel 2003 inizia la registrazione del cd Tacchino Latino.

Nel corso del 2004 si consolida la collaborazione con l'attrice e regista Teresa Pomodoro che continuerà molto intensamente fino al 2008. Il quartetto partecipa al Vocal Tour con i Kalivocali e con Marco Baldini, tour che durerà 2 anni. Dall'estate 2005 il Quartetto è scelto per accompagnare la rappresentazione scenica di William Kentridge Journey to the moon nei più importanti festival teatrali di Zurigo, Roma, Belgrado, Barcellona, Modena, Halle e Guggenheim di Berlino. Nello stesso anno i membri del quartetto sono prime parti dell'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana del M° Diego Basso; con la cantante Cheryl Porter, creano la The American Musicals Orchestra.

Cerimonia di inaugurazione

Sala Napoleonica, Palazzo di Brera

RSVP entro il 20 aprile 2022 registrandosi su:
https://forms.gle/A6ZWpURpdmz1wSj48

Allegati

Invito

Programma

Biennale Sessions Brera

Seminario - 23 aprile 2022

La Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera ha realizzato un seminario su “Arte e didattica dell’arte”, nell’ambito del progetto Biennale Sessions della Biennale di Venezia.

Il seminario si è svolto nella Sala d’Armi presso l’Arsenale sabato 23 Aprile alle ore 13:00 e ha visto la direttrice della Scuola di Scultura Donata Lazzarini, il professor Mazzone nella qualità di moderatore, il prof. Roberto Galeotti, la prof.ssa Cecilia Guida e il prof. Alberto Gianfreda dialogare con le due ospiti dell’incontro Maria Rosa Sossai e Camilla Seibezzi.

Sempre nell’ambito del progetto Biennale Sessions domenica 24 Aprile alle ore 12:00 l’artista Gian Maria Tosatti ha tenuto un incontro con gli studenti di Brera.

Un discorso a tutto campo che ha riguardato la sua traiettoria artistica, il progetto presente al Padiglione italiano, “Storia della Notte e Destino delle Comete’’, la sua direzione artistica della Quadriennale di Roma, il suo meraviglioso e fondamentale libro "Esperienza e realtà. Teoria e riflessioni sulla quinta dimensione", un dialogo aperto e sincero che ha cercato di fare luce su come l’arte e la vita, la ricerca e la nostra più profonda umanità entrano in relazione con l’attualità.

Maria Rosa Sossai è Responsabile Scientifica del Dipartimento Progetti Partecipativi del Museo Civico di Castelbuono (PA) e ricercatrice nel campo delle pratiche artistiche e delle politiche dell’educazione.

Nel 2018 ha co-fondato ‘fuoriregistro quaderno di pedagogia e arte contemporanea’, Boîte Editions e nel 2012 l’Accademia Libera delle Artiwww.alagroup.org, piattaforma indipendente di educazione e arte contemporanea. Ha curato mostre, progetti, workshop, seminari in musei, fondazioni, gallerie in Italia e all’estero. E’ autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, tra le quali Vivere insieme l’arte come azione educativa, Torri del vento, 2017; Arte video, storie e culture del video d’artista in Italia, Silvana Editoriale, 2002; Film d’artista, percorsi e confronti tra arte e cinema, Silvana Editoriale, 2009.  

Camilla Seibezzi (Venezia, 1966), cultural manager, è esperta in progettazione culturale quale fondamento per lo sviluppo e la riqualificazione territoriale, programmi di tutela dei diritti civili e politiche contro le discriminazioni.

Ha curato numerose mostre internazionali, tra le quali diversi padiglioni nazionali ed eventi collaterali dell’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. È stata responsabile dell’organizzazione, programmazione e pianificazione dell’area “Arts and Cultural Heritage Management” e docente dei master e corsi di formazione avanzata in Cultural Planning, Strategic Planning, Art Market and Art Collecting, Management degli eventi artistici e dello spettacolo presso l’Istituto Europeo di Design, Venezia. Nel settembre 2013 viene nominata dal Sindaco del Comune di Venezia delegata ai Diritti Civili, Politiche contro le discriminazioni, Cultura lgbtq.

Gian Maria Tosatti (Roma 1980) vive e lavora tra Napoli e New York; Si è formato nel campo performativo al Centro di Sperimentazione e Ricerca Teatrale di Pontedera. Prima di ristabilirsi in Italia per intraprendere un viaggio nel campo della connessione tra architettura e le arti visive, realizzando principalmente importanti installazioni site-specific, ha sviluppato la sua originale ricerca.

I suoi progetti, consistono in approfondite indagini a lungo termine sul concetto di identità, sia sul piano politico che spirituale, in definitiva sulla natura umana. Certamente una figura tra le più interessanti nel panorama artistico, affianca alla produzione artistica capacità organizzative e curatoriali, scrive per il corriere della Sera e per Opera Viva, ma quello che maggiormente risulta affascinante è la sua capacità di esprimere poeticamente i suoi contenuti, sia che si trovi al Metropoliz Maam quindi in una occupazione, o a Lampedusa in un contesto tragico per i migranti o a Odessa, quindi in contesti particolarmente duri, sia che si trovi alla Galleria Nazionale di Roma o al Madre di Napoli o al Hessel Museum a New York. A mio avviso non si tratta di semplice eclettismo quanto di una autentica sensibilità e apertura mentale.

PH: Maddalena Tartaro

Immagine dell'artista Gian Maria Tosatti durante la realizzazione di un opera, foto di Maddalena Tartaro

Seminario

Sabato 23 aprile alle ore 13
Sala d'Armi presso l'Arsenale
Biennale di Venezia

Incontro

Domenica 24 aprile alle 12
Sala d'Armi presso l'Arsenale
Biennale di Venezia

Allegati

Comunicato Stampa

Incontro Gian Maria Tosatti

Francesco Soave filosofo e pedagogista delle arti

Simposio online - 15 aprile 2022

A cura della Scuola di Comunicazione e Didattica dell’Arte

L’identità pedagogica di Francesco Soave porta seco una schietta ricerca filosofica che trae fondamento da una particolare esperienza artistica del linguaggio; essa dischiude verso una rinnovata forma di traduzione che si fa “esposizione” e processo interpretativo di autori classici (Omero, Esiodo, Virgilio, Orazio, Ovidio),dell’empirismo inglese (J. Locke) e sensismo francese settecentesco (E.B. de Condillac), della retorica moderna scozzese (H. Blair) e della poetica neoclassica (S. Gessner). Egli, vivace e proficuo collaboratore, insieme al sodale Giuseppe Parini, del riformismo scolastico asburgico, è tra i pionieri italiani a “esaminare” la filosofia trascendentale kantiana a cui contrappone la filosofia dell’esperienza. Le “novelle” del padre somasco propongono una genuina forma di moralità che cerca di educare verso un’integrale gnoseologia della persona come processo di autoformazione estetica, etica e religiosa.

Da qui scaturisce la necessità di scandagliare, a partire da diverse prospettive ermeneutiche, le “riflessioni” del luganese, docente di Filosofia Morale, Logica e Metafisica del Liceo di Brera (1773); esse sono il motivo ispiratore di un pensiero “sperimentale” che caratterizza la sua filosofia dell’analisi e del dovere. Per queste ragioni sono stati invitati al Simposio diversi docenti, accademici e universitari, tra i quali alcuni noti specialisti, nel tentativo di approfondire l’attualità della speculazione soaviana.

Responsabile Scientifico: Alessandro Di Chiara

Ore 10.15

Saluti del prof. Giovanni Iovane
Direttore dell'Accademia di Brera

Coordina Raffaella Pulejo
Direttore della Scuola di Comunicazione e Didattica dell’Arte

Ore 10.30

Alessandro Di Chiara
Francesco Soave e “l’immagine di un male, che si crede presente e non è”

Ore 11

Chiara Nenci
“Per uso della pubblica Scuola di Architettura”: Bossi e Adam

Pausa

Ore 11.40

Francesca Tancini,
La ricezione ottocentesca delle teorie retorico-estetiche di Soave-Blair

Ore 12.10

Rosanna Ruscio,
Proposte educative: il pensiero del filosofo e l'esperienza dell'artista

Ore 12.40

Giuliana Di Biase
Francesco Soave interprete di Locke

Pausa

Ore 15

Laura Lombardi
Illuministi controrivoluzionari

Ore 15.30

Simone Turco
Tra "temibili esempi" e "virtuosi costumi": le Novelle morali di Francesco Soave in prospettiva comparatistica

Ore 16

Paolo Bartesaghi
Francesco Soave maestro del dialogo

Simposio Online

Per seguire il simposio collegarsi a meet.google.com/rdy-ghpp-esh

Allegati

Comunicato stampa

Manifesto

MATTEOTTI MEDLEY

Documentario teatrale

Dal 3 al 6 febbraio 2022 

Documentario teatrale

a cura di e con MAURIZIO DONADONI, regia di PAOLO BIGNAMINI, scene e costumi a cura degli studenti del BIENNIO DI SCENOGRAFIA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA

Parlando a dei coetanei del tempo, un Giacomo Matteotti poco più che ventenne  aveva detto: “Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”.  Vent’anni dopo, il 10 giugno del 1924, in un martedì di sole quasi estivo, a Roma, sul lungotevere Arnaldo da Brescia, quello stesso  “ragazzo” veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” del fascio milanese, squadraccia della cosiddetta “Ceka fascista”, organismo (segreto ma non tanto…) voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori interni ed esterni al fascismo. Oggi una via, un corso, una piazza Giacomo Matteotti esistono in molte città d’Italia. E se qualcuno vuole sapere da noi come ci si arriva gli si risponde con relativa facilità. Se però ci viene chiesto a bruciapelo chi era Giacomo Matteotti, pochi tra noi saprebbero andare oltre un generico: “ deputato socialista ucciso dai fascisti nel…”, con naufragio immediato a partire dalla data esatta.  

Che si sappia così poco della storia di questo “inutile eroe”, grazie al cui sacrificio – con quello di tanti altri – oggi viviamo in libertà, è un peccato. Il suo rapimento e il suo assassinio furono snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia. Per qualche tempo, in seguito a quel delitto, il fascismo sembrò sul punto di “sfasciarsi”. L’occasione, com’è noto, fu persa dalle opposizioni che, ritiratesi dal parlamento, furono disinnescate con abilità machiavellica da Mussolini che poté impunemente dichiarare di assumersi tutta “la responsabilità politica, morale, storica” – tralasciò  “penale”… – di quanto era avvenuto. 

Matteotti medley ripercorre questa storia – emblema di italici vizi e italiche virtù – alternando il racconto dei fatti nudi e (talvolta) crudi, a citazioni da musiche all’epoca popolari: dalle marcette squadriste, agli stornelli contro il Negus, dalle musiche da ballo alle canzoni d’amore diffuse dalle radio Balilla, agli esperimenti di quella  musica colta d’ avanguardia che, proprio nei primi del  ‘900, era in cerca, con scandalo dei benpensanti, d’inaudite sonorità.  

Una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso: luogo dove il passato prende corpo attraverso corpo e voce dell’interprete; dove il racconto documentale si fa testimonianza funambolica tra grande storia e piccole storie. E dove ognuno di noi è chiamato a rispondere, come può o come deve, alla domanda: che valore ha, per noi, oggi, la democrazia?

03 Febbraio 2022 - 05 Febbraio 2022 Ore 20:30
06 Febbraio 2022 Ore 16.30

TEATRO OSCAR
via Lattanzio, 58 MILANO (MI) - IT

Per maggiori informazioni
http://oscar-desidera.it/evento/matteotti-medley/

Comunicato Stampa

Locandina

“Rosenstrasse” 

Giorno della Memoria 2022

27 gennaio 2022

Il contributo dell'Accademia di Brera per il Giorno della Memoria 2022

Per il Giorno della Memoria 2022, l’Accademia di Brera dà il suo contributo con tre diversi eventi in programma per il 27 gennaio a partire dalle ore 14.00.
La manifestazione è curata dalla professoressa Barbara Nahmad con la collaborazione del professor Stefano Pizzi.

I tre eventi, che si svolgeranno in sequenza, hanno per tema centrale l’episodio realmente accaduto di “Rosenstrasse”, una strada di Berlino dove nel 1943 centinaia di donne manifestarono protestando contro la deportazione dei loro mariti ebrei, riuscendo a farli liberare. Da quell’evento - uno degli esempi più significativi di disobbedienza civile e di opposizione all’Olocausto durante il Nazismo - Margarethe von Trotta trasse ispirazione per l’omonimo film del 2003 .

In apertura al Giorno della Memoria 2022 per l’Accademia di Brera vi sarà una performance degli studenti a partire dall’opera di Bertold Brecht dal titolo “Terrore e miseria del Terzo Reich”, curata dalla regista Miriam Camerini con il contributo musicale di Manuel Buda. Una pièce che offre in frammenti una feroce condanna (ma anche un senso di sconfinata desolazione) riguardo all’ultimo periodo della dittatura nazista: le scene sono documenti di disfatta.

Dopo la performance seguirà una tavola rotonda che vedrà partecipi Emanuela Alcalay, Presidente dell’Associazione Donne Ebree d’Italia, ADEI WIZO, sezione di Milano, Andrea Bienati, Docente di Storia e didattica della Shoah presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, ISSR di Milano, Miriam Camerini, regista teatrale, fondatrice del Teatro Ebraico “Benhashmashot” (Tra i due soli). Modera Barbara Nahmad.

Il tema della tavola rotonda è tra i più dirimenti del nostro presente e riflette attraverso l’episodio storico di “Rosenstrasse” sul tema della propaganda come arma per screditare le persone, come su quello della divisione e del conflitto sociale; ma anche sulla capacità delle donne di resistere e di fare unione, con la forza della disubbidienza civile e con la forza dell’amore che supera la violenza della dittatura. Da questi temi si svilupperà una riflessione particolare all’esigenza di rinnovare lo spirito del Giorno della memoria con tematiche sempre attuali.

Il terzo evento, a conclusione della tavola rotonda, consisterà nella proiezione di “Rosenstrasse”.

Ore 14.00: performance

degli studenti di Brera, con brani tratti da “Terrore e miseria del Terzo Reich” di Bertold Brecht.

Michele Canditone, Thea Cocuzza, Pietro Coppi, Maria Corti, Rita Gottarelli,
Bianca Pilar Lancelotti, Claudio Murdaca, Andrea Perazzoli, Giulia Papetti, Martina Scarpati

Con la regia di Miriam Camerini e il contributo musicale di Manuel Buda.

Ore 14.30: tavola rotonda con interventi di

Emanuela Alcalay, Presidente ADEI WIZO, sezione di Milano
Andrea Bienati, Docente di Storia e didattica della Shoah presso l’ISSR di Milano 
Miriam Camerini, regista teatrale, Benhashmashot, Tra i due soli, Teatro Ebraico Modera
Barbara Nahmad

Ore 15.30: proiezione del film

“ Rosenstrasse” di Margarethe von Trotta

Lettura di un saluto scritto della regista, in occasione del Giorno della Memoria 2022, per l’Accademia di Belle Arti di Brera.

L’evento si svolgerà esclusivamente online collegandosi al link sottostante

Collegati

Giovedì 27 gennaio 2022, ore 14.00

L’evento si svolgerà esclusivamente online

Comunicato stampa

Manifesto

Invito