BrunoGandola

1 Giugno 30 Settembre 2022

Un comacino a Brera

Tele e opere su carta

Esposizione a cura di Floriana Spalla.

Bruno Gandola è stato il mio Professore di Pittura all’Accademia di Brera e nei suoi confronti nutro non solo un sentimento di amicale quanto veritiera stima ma, anche e soprattutto, un debito formativo in particolar modo per le specificità relative alle tecniche ed ai materiali dell’arte del dipingere. Figura appartata e particolare nel panorama accademico, benché di grande spessore umano e sempre aperto al dialogo, pur avendo collaborato con i grandi maestri braidensi del ‘900 non si è mai legato agli autori della sua generazione più vicini all’avanguardia mantenendo il timone della sua ricerca orientato verso un altrove in cui rivive il bagaglio iconografico intelvese della sua infanzia.

Fu nel 1975 all’inaugurazione di una sua mostra presso la galleria L’Agrifoglio di Milano, diretta dal comune amico Alberto Pivi, che scoprii il suo immaginario: ricordo ancora quelle grandi tele realizzate a tempera grassa, quasi tutte contraddistinte e legate tra loro dagli intensi toni del blu, in cui le varie icone si calibravano adeguatamente in trasognati paesaggi dell’anima vibrantemente connotati dal sapiente uso dei complementari.

Davide Lajolo, nell’introduzione al catalogo dell’esposizione, sottolineava anch’egli l’appartatezza di Bruno relativamente alle dinamiche del mondo dell’arte e ne coglieva la determinazione a perpetuare un dipingere non tanto per il successo ma per assoluta necessità. Certo aveva letto nelle sue opere dei rimandi a Klee e Kandinski, ai quali io aggiungerei una grande conoscenza dell’opera di Chagall e della componente spirituale che la animava, ma soprattutto trovava nella sua pittura un’autentica, quanto singolare e sincera, personalità. Che poi era quello che Bruno cercava di trasmettere a noi suoi allievi più di ogni altra cosa e che, mi auguro, di aver bene imparato e riportato ai miei discenti.

Ma l’altro aspetto del nostro, decisamente affascinante, è quello dell’amore per il restauro che ha praticato, soprattutto in ambito ecclesiale, fin da giovanissimo quasi a voler scoprire delle inesplorate linee di congiunzione tra chi prima di noi ha lasciato un segno e voler farlo rivivere, con la maestrìa delle sue mani di erede dei maestri comacini dello stucco e della scagliola, affinchè la cittadinanza potesse godere di una bellezza artistica tornata a nuova vita. Per non parlare poi delle sue mirabili sculture in vari materiali, i bronzi, le vetrate, le ceramiche installate in diversi siti pubblici, privati, musei e luoghi di culto. Insomma ritengo che Bruno Gandola, al di là dell’amicizia e della gratitudine, sia un autore che non solo le giovani generazioni di artisti ma principiamente il grande pubblico debbano assolutamente conoscere al fine, certamente della bellezza ed unicità della sua opera, ma in particolar modo per focalizzarla in maniera esaustiva tra gli espletamenti di ricerca  importanti delle arti visive del nostro tempo.

Stefano Pizzi, Titolare di Cattedra di Pittura all’Accademia di Brera.

DOVE E QUANDO

Biblioteca d’arte contemporanea Guido Ballo

  • Lunedì, martedì, mercoledì,  9.00 - 16.30
  • Giovedì, venerdì, 9.30 - 16.30

La mostra rimarrà aperta fino al 30 settembre 2022
(Chiuso in agosto)
 

Le mostre in Biblioteca dell’Accademia di Brera, dal 1993, tra opere grafiche e fotografiche: 150 artisti in omaggio a Piero della Francesca - Luigi Veronesi - Mario Ballocco - Emilio Scanavino - Concetto Pozzati - Franco Purini - Luciano De Vita - Luigi Ghirri - Ivano Gianola - Dylan Thomas - Gianfranco Manara - Guido Crepax - Mario Calandri - Emilio Villa - La città di Brera. Due secoli di scultura - Materiali di grafica fotografica libri - Nanni Valentini - Bruno Munari - Camillo Boito - La città di Brera. Due secoli d’incisione. I maestri storici - Giuseppe Guerreschi - Claudio Costa - Franco Grignani - Senso: i materiali di lavoro di Luchino Visconti - Fran-cesco Somaini - Bepi Romagnoni - Amilcare Rambelli - Pietro Diana - Giovanni Repossi - Renato Volpini - Luigia Zanfretta - Alberto Colognato - Giangiacomo Spadari - Edoardo Franceschini - Poien (Libri d’artista) - Il giro racconta e Due ruote in rosa - Tino Vaglieri - Gino Fersini - Igino Legnaghi - Silverio Riva - Mino Ceretti - Anna Maria Santolini - Mario Molteni - Paolo Scirpa - Gottardo Ortelli -Rodolfo Aricò - Adriana Bisi Fabbri - Anselmo Bucci - Paolo Minoli - Attilio Alfieri -    Alois Riegl - Roberto Sanesi - Giovanni Campus - Pirro Cuniberti - Floriano Bo-dini - Beppe Devalle - Tonino Guerra - Natale Addamiano - Lucio Saffaro - Dome-nico Purificato - Silvio Consadori - Giancarlo Marchese - Mario Di Iorio - Salvatore Esposito - Maurizio Bottarelli - Glauco Baruzzi - Gianfilippo Usellini - Tiberio Co-lantuoni e Umberto Manfrin - Diego Esposito - Alberto Ghinzani - Luciano Gatti -    Nino Cassani - Fernando De Filippi - Franco Fizzotti - Fausta Squatriti - Riccardo Cordero - Adriano Altamira - Franco Mazzucchelli - Docenti Artisti dell’Universi-tà d’Arte di Bucarest - Paola Bernardi - Vito Bucciarelli - Gino Sandri - Francesco Correggia - Romano Perusini - Giacomo Quarenghi - Angela Occhipinti - Davide Benati - Gillo Dorfles - Grazia Varisco - Goliardo Padova - Franco Fossa - Valentino Vago - Italo Bressan - Renato Galbusera - Gaetano Grillo - Gianfranco Schialvino & Gianni Verna - Gastone Mariani - Armida Lombardi - Laura Panno - Enrico Mulazzani.