Pierres errantes

Stones Journeys from Classical Antiquity to Middle Ages, from Eastern Mediterranean to the Alps

 

 

 

 

 

 

PIERRES ERRANTES
Stones Journeys from Classical Antiquity to Middle Ages, from Eastern Mediterranean to the Alps

 

Pierres errantes. Stones Journeys from Classical Antiquity to Middle Ages, from Eastern Mediterranean to the Alps è stato selezionato fra i progetti meritevoli di finanziamento nel bando 2022 PRIN – PNRR, ottenendo il nono posto nella classifica nazionale.

Le istituzioni coinvolte sono: Università degli Studi di Pavia, capofila, PI prof. Maria Elena Gorrini, investigatori proff. Luigi Carlo Schiavi, Gianpaolo Angelini.

Università del Piemonte Orientale, responsabile dell’unità locale prof. Eleonora Destefanis, investigatore prof. Raffaella Afferni.

Accademia di Belle Arti di Brera, responsabile dell’unità locale prof. Martina Corgnati, investigatore prof. Roberto Rosso.

Il progetto di ricerca, di natura interdisciplinare che coinvolge archeologi, fotografi, storici dell'arte, restauratori, geografi e petrografi, verte sui materiali litici (calcari, ardesie, marmi) con cui furono costruite e decorate le città di Mediolanum e Vercellae e alcuni monumenti posti sul loro territorio, dalla prima epoca romana imperiale al Medioevo.

Punto di partenza sarà lo studio delle pietre, e specialmente dei marmi usati nella costruzione e pianificazione delle città e del loro ager, attraverso analisi laboratoriali affidate ai petrografi del LAMA-IUAV e del CNR di Milano, che permetteranno di scoprire dove le pietre furono estratte e quali furono i loro percorsi, facendo luce così sugli itinerari commerciali di approvvigionamento e sulla chaîne de production di manufatti scultorei e architettonici, sui quali si proiettano mobili ombre di uomini, artisti, artigiani e committenti con le loro scelte e capacità economiche. La storia degli uomini appare così nel riflesso di quella degli oggetti.

Il secondo momento della ricerca analizzerà la trasformazione delle due città e dei loro territori nel periodo preso in esame, con conseguenti casi di distruzione, di riutilizzo e di trasferimento in altri contesti, particolarmente in siti ecclesiastici medievali, degli spolia architettonici e scultorei.

Mediolanum e Vercellae non sono state scelte a caso: esse costituiscono un ottimo esempio di casi diversi e al tempo stesso complementari, in quanto Mediolanum fu capitale imperiale dal III all’inizio del V sec. d.C. mentre Vercellae era una realtà provinciale, che dimostra però un dinamismo nel periodo considerato dal Progetto. I due centri sono strettamente legati: in età imperiale lo sviluppo edilizio vercellese dipende dalle decisioni prese nel capoluogo mentre in seguito gli strettissimi rapporti sono rintracciabili attraverso l'organizzazione ecclesiastica (S. Ambrogio fu coinvolto in prima persona nella nomina del vescovo di Vercellae alla fine del IV secolo) e verificabili nelle scelte architettoniche e liturgiche non solo nel primo periodo cristiano ma per tutto il medioevo. Infine, per quanto più strettamente attiene al progetto di ricerca, è significativo che entrambe le città fossero lontane da cave di pietra o di marmo ma fossero, allo stesso tempo, situate lungo rotte commerciali terrestri o fluviali che le collegavano con la regione alpina (e, in misura molto minore, con l'Appennino) e, attraverso il Po, con il Mediterraneo orientale.

Una volta condotta l’analisi e ricostruito, per quanto possibile, il viaggio delle pietre, è importante che lo sguardo si allarghi anche sulle vicende storico-critiche e conservative inerenti agli oggetti, ai luoghi e ai contesti, quali vengono trasmesse nelle testimonianze ottocentesche e del primo Novecento con un focus sui percorsi di dispersione e musealizzazione.

In sintesi: il progetto di propone di superare le tradizionali divisioni disciplinari fra mondo classico e mondo medievale per sviluppare e comunicare un approccio globale narrativo, fondato su presupposti scientifici rigorosi che favoriscano l’emergenza di domande e risposte innovative e condivisibili non solo fra specialisti (per i quali sono previste pubblicazioni peer reviewed, presentazioni a convegni e soprattutto l’organizzazione di un workshop nel secondo anno del progetto, al fine di contribuire all'internazionalizzazione dei contributi italiani alla ricerca su questi temi e queste aree) ma per gli studenti e il pubblico generico: verrà costruito un sito web per raccontare strumenti e processi di lavorazione della pietra, nonché il rapporto tra oggetto e artista/artigiano, e l’artista/artigiano e la comunità. Il sito ospiterà anche un archivio di immagini fotografiche generate dal progetto a supporto della ricerca futura, come strumento per esplorare e presentare materiale comparativo per comprendere come il mestiere del lapicida, dello scalpellino e scultore sia cambiato nello spazio e nel tempo.

PUBLIC ENGAGEMENT

  1. Una mostra
    Inoltre, per facilitare un più ampio impatto socio-culturale, previsto in base alle esigenze di disseminazione e di public engagement, verrà organizzata una mostra virtuale a Pavia, collegata ai siti e ai social delle Università e delle Accademie partecipanti e degli Enti Pubblici coinvolti (Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano; Ministero dell'Università e della Ricerca MUR; Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese). Lo scopo di questa mostra è quello di esporre i nostri risultati a un pubblico più vasto e di ritrarre, attraverso una serie di "stanze", i cicli di vita e di riuso dei materiali litici mediante le loro successive trasformazioni e reimpieghi. La mostra virtuale sarà consegnata in due lingue, italiano e inglese, per aumentare l'accesso e coinvolgere un pubblico internazionale.
     
  2. L’impegno scolastico: MnemoPhotoLab.
    Infine, particolare attenzione sarà riservata alla realizzazione di percorsi didattici per le scuole dei territori di riferimento, incentrati sulla fotografia come strumento essenziale per la conoscenza, la valorizzazione, la rivalutazione e il recupero di monumenti e territori, riciclando e fissando un patrimonio condiviso. Sotto la guida di Roberto Rosso (Brera), il progetto prevede una serie di "laboratori formativi" (che si terranno a Milano e Vercelli; per coinvolgere gli studenti delle scuole nella pratica della fotografia di monumenti e cultura materiale). In questo contesto didattico il programma di fotografia, come mezzo per conservare la nostra memoria di un paesaggio culturale, artistico e sociale e come mezzo per dimostrare il tema del riciclo e del riuso nel tempo intende coinvolgere gli studenti delle scuole e dell'Università come attori attivi nel circolo della creazione di conoscenza. Le immagini fotografiche catturate nel “MnemoPhotoLab”, insieme alle testimonianze raccolte dai membri del team durante il progetto e integrate dalle collezioni negli archivi di Brera costituiranno la base di una mostra virtuale e saranno disponibili sul sito web del progetto.
     
  3. Il laboratorio: Itinerari delle Pietre
    Raffaella Afferni (UPO) pianificherà itinerari tematici-turistici in collaborazione con le autorità locali e altri stakeholder locali. Negli ultimi decenni si è diffusa una riflessione sul turismo tradizionale e sulle sue conseguenze, che ha dato vita a nuove idee e approcci turistici sempre più rispettosi del territorio e orientati alla sostenibilità e al riuso. I percorsi proposti da questo progetto si allineano perfettamente a questo ripensamento, collegando specifici siti, aree e contesti in determinati territori (poco o nulla considerati nei percorsi turistici, nel caso del Vercellese o nel territorio rurale della Diocesi di Milano) e creando una connessione, nel pieno rispetto del tema dell'uso e del riuso dei materiali lapidei, che solleciterà un'ulteriore riflessione sui percorsi di sostenibilità in architettura. Quest'ultimo filone di lavoro prevede la collaborazione con gli Enti Pubblici per la progettazione di materiali tematici da presentare agli Uffici del Turismo per fornire guide di siti e percorsi.

    Oltre i limiti temporali imposti dal Progetto, le tre UR organizzeranno una Summer/Winter School sugli strumenti per la lavorazione della pietra, a conclusione del progetto e propedeutici a nuove ricerche.

Comunicato Strampa