L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro
Venerdì 15 marzo 2024 ore 11.30
LA MEMORIA NON TACE #3
MOSTRA
Mercoledì 24 gennaio, alle ore 12, inaugurerà la mostra «Non dimenticare» presso la Biblioteca d’arte contemporanea “Guido Ballo” dell’Accademia. Frutto di una selezione di grafiche di vari artisti - tra cui Pablo Picasso, Käthe Kollwitz e Aldo Carpi - selezionate da Mario De Micheli nel lontano 1962 per l’Associazione Donne Ebree Italiane (ADEI), la mostra è nata grazie alla collaborazione dell’Associazione Figli della Shoah. Si tratta di uno dei primi tentativi, messo in atto in un periodo ancora assai vicino alla Seconda guerra mondiale nel quale i sopravvissuti dei campi di sterminio non avevano ancora iniziato a parlare, di rapportarsi con esperienze spesso dirette di quegli avvenimenti. Per l’occasione la professoressa di Estetica Cristina Muccioli ritornerà su quei temi con un testo critico, analizzando gli artisti selezionati sessant’anni fa, per individuare similitudini e differenze nella percezione della Memoria di quell’epoca e di quella attuale. La mostra è visitabile fino al 24 febbraio 2024.
Nelle giornate del 27 e 28 gennaio la mostra verrà proposta eccezionalmente negli spazi della galleria Federico Rui Arte Contemporanea, in via Turati 38, Milano. Inaugurazione sabato 27 gennaio ore 17.00.
Si ringraziano l’Associazione Figli della Shoah e l’Adei-Wizo Italia.
Anche quest’anno dunque l’Accademia di Brera dà il suo contributo al Giorno della Memoria con tre eventi in programma dal 24 al 26 gennaio 2024. L’organizzazione è curata dalla professoressa Barbara Nahmad con la collaborazione della professoressa Cristina Muccioli e della Fondazione Arte Passante.
Il tema di quest’anno è, per così dire, la voce della memoria: quella memoria che ci parla costantemente e ci assegna il compito non solo di ascoltarla, separandola dalla cacofonia del presente e dei media, ma anche di tenderle l’orecchio con rispetto e attenzione. Essa, invero, porta con sé una domanda: come far sì che eventi lontani nel tempo non vengano mistificati, non si avvolgano su se stessi, ma invece sollecitino riflessione? Che tipo di relazione e di ascolto bisogna avere con la Memoria per evitare il ripetersi di crimini efferati e l’orrore della guerra? I tre eventi, risponderanno, ciascuno a suo modo, a questa domanda.
Dove & Quando
La Memoria non tace #3
Biblioteca d’arte contemporanea “ Guido Ballo”, via Brera 28
Inaugurazione mercoledì 24 gennaio 2024 ore 12:00
Dal 24 gennaio 2024 al 24 febbraio 2024. Orari Lun/Gio: 9:00 - 17:00, Ven: 9:30 - 17:00
LA MEMORIA NON TACE #2
MOSTRA
Giovedì 25 gennaio, ore 18, negli spazi underground della Stazione Garibaldi e del suo passante ferroviario, verrà proposta una selezione di opere di diciotto studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera dal titolo “La Memoria non tace”. In esse, gli artisti proporranno grandi carte in bianco e nero sul tema della Memoria, esposte nelle vetrine della galleria di passaggio tra il passante ferroviario e la metropolitana. La mostra è a cura della professoressa Barbara Nahmad con la collaborazione della Fondazione Arte Passante, che da tempo interviene negli spazi pubblici delle metropolitane milanesi proponendo un approccio inedito alla fruizione dell’arte contemporanea. La mostra è visitabile fino al 26 febbraio 2024.
Anche quest’anno dunque l’Accademia di Brera dà il suo contributo al Giorno della Memoria con tre eventi in programma dal 24 al 26 gennaio 2024. L’organizzazione è curata dalla professoressa Barbara Nahmad con la collaborazione della professoressa Cristina Muccioli e della Fondazione Arte Passante.
Il tema di quest’anno è, per così dire, la voce della memoria: quella memoria che ci parla costantemente e ci assegna il compito non solo di ascoltarla, separandola dalla cacofonia del presente e dei media, ma anche di tenderle l’orecchio con rispetto e attenzione. Essa, invero, porta con sé una domanda: come far sì che eventi lontani nel tempo non vengano mistificati, non si avvolgano su se stessi, ma invece sollecitino riflessione? Che tipo di relazione e di ascolto bisogna avere con la Memoria per evitare il ripetersi di crimini efferati e l’orrore della guerra? I tre eventi, risponderanno, ciascuno a suo modo, a questa domanda.
Dove & Quando
La Memoria non tace #2
Passante Ferroviario, Stazione di Porta Garibaldi
Inaugurazione 25 gennaio ore 18.00
Dal 25 gennaio al 16 febbraio
Quando Wenzhou incontra Milano: otto maestri della pittura cinese a Brera
Martedì 28 novembre 2023 ore 12.00
Martedì 28 novembre alle ore 12.00 presso la Biblioteca d’arte contemporanea “Guido Ballo” dell’Accademia verrà inaugurata la mostra “Quando Wenzhou incontra Milano: otto maestri della pittura cinese a Brera”.
La Cina ha assunto un ruolo centrale nel sistema internazionale dell’Arte Contemporanea. Alla rapida crescita dell’economia e del suo peso politico nel sistema globale, ha corrisposto la parallela affermazione dell’interdisciplinare dimensione culturale, sostenuta da una diffusione capillare. La cultura artistica ha visto confermata la sua centralità grazie alle otto Accademie di Belle Arti, in grado di sostenere le nuove generazioni e ogni nuova tendenza. Ho seguito in la complessità del patrimonio artistico in Cina, andando a confrontarmi con tutte le fasce, generazionali e linguistiche, presenti nelle grandi metropoli come nelle estese aree agricole, scoprendo come questa ricchezza debba essere rappresentata come principio di metodo: attraversare le diverse culture dell’arte ed incontrare gli autori nei luoghi di elaborazione. In particolare si osserva come in ogni singolo artista l’originalità espressiva nasca dalla combinazione tra il patrimonio esterno e quello interno, tra l’attualità dei linguaggi visivi e l’eredità del proprio territorio. Da questo patrimonio abbiamo estratto “Otto Maestri “ interpreti delle Tecniche Tradizionali e dei soggetti di Paesaggio e di Figura; un’area espressiva che può apparire ‘circoscritta’, quindi impenetrabile rispetto alle influenze esterne, ma che in realtà rivela, attraverso la stessa ‘ripetitività’, straordinarie soluzioni di indipendenza individuale, frutto della permanente ricchezza di un’antica cultura filosofico-spirituale.
Cheng Dali ci fornisce un ‘paesaggio’ per grandi masse di pietra le cui superfici si sostanziano grazie ad un progressivo accanimento del segno, fino a completare, quasi interamente lo spazio ‘bianco’, raggiungendo la ‘cancellazione’ del ricordo. Wei Xiaorong specifica la sua attenzione sulla dimensione del ‘corpo’ rivelando una tendenza all’instabilità espressiva, introducendo soluzioni di spiazzamento linguistico, che rompono la linearità del segno-disegno, che interrompono insistentemente ogni equilibrio formale. Nei grandi paesaggi di Lin Rongsheng si interseca nella griglia severa del ‘disegno’, spesso rafforzato dalla sostanza profonda dei neri, il verde chiaro, il verde acqua, il verde ceruleo, così che lungo le diverse stagioni si diluiscono il rosso-marrone e un impalpabile grigio-azzurro. Lu Xiaobo dedica l’intero processo creativo all’osservazione della gru bianca, attraverso la quale rilancia l’esperienza della bellezza e con essa il valore morale dell’eleganza, nella ricerca di un perfetto equilibrio con la natura in cui l’essere è immerso. Le carte di He Jialin segnalano una netta svolta linguistica in cui il soggetto principale diventa la luce stessa che si estende ed è in grado di ‘avvolgere’ frammenti del paesaggio e soggetti che raccontano la vita. Lo sguardo di Wang Luxiang tende ad ‘allontanarsi’ da una normale presenza nella natura, abbandona la frequentazione dell’habitat, così che uomini e case, alberi e campi, sembrano cancellati per riconsegnare alla Terra la sua dimensione vergine. Zhang Gumin introduce il ‘dialogo’ tra l’estensione dei grigi e la presenza del bianco, dove l’uno tende a invadere e l’altro a ‘sopravvivere’, dove uno spegne e l’altro accende. Zhou Jiapeng interseca il tracciato paesaggistico e le realtà sociali che lo hanno ‘colonizzato’; non si tratta di uno scontro tra natura-monumentale e civiltà-miniaturizzata, ma della trascrizione del mondo rurale in cui vive e che coinvolge la popolazione cinese...così che la tecnica pittorica, con una redazione veloce, è in grado di rinnovare dall’interno la stessa ‘cultura tradizionale’ e l’iconografia del suo patrimonio.
A cura di Andrea B.Del Guercio e Luming Zhang
Dove & Quando
Quando Wenzhou incontra Milano: otto maestri della pittura cinese a Brera
Biblioteca d’arte contemporanea “Guido Ballo”, Via Brera, 28 - Milano
Esposizione dal 22 novembre 2023 al 15 gennaio 2024
L’archivio imprevisto
Dal 06 al 25 novembre 2023
L’Accademia di Belle Arti di Brera presenta dal 6 al 25 novembre 2023 il progetto espositivo L’archivio imprevisto. Per una lettura femminista dell’archivio di Brera. Il progetto, promosso dal Biennio specialistico di Visual Cultures e Pratiche Curatoriali della Scuola di Didattica dell’arte dell’Accademia di Brera, nasce dalla ricerca d’archivio sulla presenza femminile all’interno dell’Istituzione, concentrandosi su un arco temporale compreso tra il 1945 e il 1968.
La mostra ospita l’opera Disposition Table (2017-2023) dell’artista olandese Riet Wijnen, appositamente prodotta per il tema dell’esposizione con la collaborazione di Kunstverein (Milano) [www.kunstverein.it]. L’opera ha la funzione di dispositivo per far conoscere ad un più ampio pubblico i materiali d’archivio relativi alle studentesse che si iscrivono a Brera negli anni 1945-1968, superando in quel periodo la popolazione degli studenti maschi, nonché alcune testimonianze dei loro anni a Brera.
Oltre ai materiali archivistici, l’esposizione allestisce in Sala Napoleonica una piccola sezione della Biblioteca dell’Accademia che raccoglie e rende disponibili alla consultazione del pubblico alcuni dei testi fondamentali della critica femminista dell’arte e delle pratiche di archivio diffuse nell’arte contemporanea.
L’opera condivisa filogenesi-epigeo (2014/2015) realizzata a cura di Daniela Zarro con lə studentə del corso di Didattica dei linguaggi artistici, Biennio specialistico in Terapeutica artistica è costituita da un grande tappeto che accoglie lo spettacolo nell’area talk, che nel corso della mostra animeranno un public program coinvolgendo personalità provenienti da discipline diverse.
A partire dai documenti dell’Archivio storico e della biblioteca dell’Accademia di Brera, accogliendo l’eredità del pensiero femminista, il progetto si propone di rispondere a un’urgenza del presente: restituire corpo e voce alla moltitudine di nomi di allieve e artiste le cui tracce si perdono nel corso della narrazione storico-artistica ufficiale. La riemersione di queste storie è un primo atto, benché ancora parziale, per ulteriori ricerche a venire.
Artistə
Riet Wijnen
Daniela Zarro e studentə del corso di Didattica dei linguaggi artistici, Biennio specialistico in Terapeutica artistica
Talk
Marta Maria Nicolazzi, Francesca Pasini e Marta Equi, Raffaella Perna
Curatela e allestimento
Gabriele Maria Cannici, Chiara D’Alesio, Marco Fazzari, Elisa Malandrin, Sharon Marini, Miriam Muscas, Beatrice Papotti, Nicolas Pezzotta, Luna Protasoni, Vanessa Villa
Comitato scientifico
Lucrezia Cippitelli, Alessandro Di Chiara, Federico Ferrari, Rachele Ferrario, Elisabetta Longari, Lorenzo Madaro, Raffaella Pulejo, Domenico Scudero
Coordinamento progetto
Raffaella Pulejo con la collaborazione di Chiara Spagnol e Serena Francesca Castronovo
Progetto grafico
Carlo Di Benedetto, Miriam Muscas, Barbara Trinca
Si ringraziano per i prestiti dei libri la Biblioteca di Filosofia dell’Università Statale degli Studi di Milano, la Fondazione Elvira Badaracco, la Bibliomediateca Laura Lapetit Maltini della Casa delle Donne di Milano, l’Unione Femminile Nazionale.
Dove & Quando
L’archivio imprevisto. Per una lettura femminista dell’archivio di Brera
Conferenza stampa: lunedì 6 novembre ore 11.00
Sala delle Adunanze dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere (Via Brera 28, Milano)
Inaugurazione: lunedì 6 novembre ore 16.00
Sala Napoleonica, via Brera 28, Milano
Esposizione dal 6 al 25 novembre 2023
LA DIVERSITÀ DELLO SGUARDO. Villa Litta vista da Brera
Dal 14 al 25 ottobre 2023
In occasione della giornata annuale dedicata al Parco Storico di Villa Litta, nell'ambito della collaborazione tra il Comune di Lainate e l'Accademia di Brera, sancita dalla convenzione che prevede la realizzazione di attività culturali, mostre, eventi e momenti formativi, siamo lieti di presentare una mostra fotografica che ci offre un nuovo sguardo per apprezzare i lavori di valorizzazione che hanno visto Villa Visconti Borromeo Litta protagonista degli interventi eseguiti dalle Amministrazioni Comunali che si sono succedute in questi ultimi 50 anni.
Grazie ad un'altra consolidata e storica collaborazione con l'Associazione Amici di Villa Litta, il progetto di Valorizzazione dell'intero comparto museale, è frutto della comune volontà di ricreare in questa Villa di delizie un luogo in cui le arti si possano legare per dare vita a nuove e preziose interpretazioni sul tema della Bellezza.
La Scuola di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico dell'Accademia di Brera, si qualifica per l'attenzione rivolta non solo ai beni culturali ma a tutti i processi inerenti alla loro conservazione, valorizzazione e comunicazione: dalla definizione di bene culturale nelle sue differenziate declinazioni, alla legislazione ad esso inerente, alla progettazione e realizzazione di allestimenti espositivi, fino alla comunicazione e promozione delle discipline ad esse connesse, con una metodologia che permette attraversamenti interdisciplinari: l'archivio, l'editoria, la digitalizzazione e la fotografia, disciplina fondamentale per qualsiasi progetto di valorizzazione.
Partiamo da una prima considerazione, ovvero che il valore documentario della fotografia nell'ambito dei beni culturali è una questione che ha al suo attivo una sua storia. Già dalla seconda metà dell'Ottocento e nei primi anni del Novecento, storici dell'arte e archeologi avevano compreso l'importanza di usare questo strumento di riproduzione per documentare lo stato delle opere che si andava catalogando. L'eccezionalità di trovarsi in una Accademia di belle arti e dunque di non sottostare all'obbligo didattico di avvalersi della fotografia per fini unicamente legati alla catalogazione del patrimonio artistico e paesaggistico, ha agito lungo tutto il percorso didattico come impulso per dilatare il campo di indagine includendo nell'osservatorio di immagini, la variabile della suggestione estetica: scorci e dettagli di architetture e di paesaggi naturali, fotografati anche per ricercare una connessione profonda con le opere di un determinato territorio. La nostra epoca è decisamente quella del paesaggio e dell'iperbole consumista di quanto vien definito bene artistico, almeno per quanto riguarda la sua riproduzione. Anche in virtù di questo, la scelta di mettere degli studenti nella condizione di raccogliere elementi chiave per raccontare una storia, e di qui sperimentare e sviluppare idee, costituisce l'occasione per superare la sottomissione passiva ai dettami della vista e la semantica della visione. La mostra di fotografie allestita negli spazi Villa Litta testimonia in modo significativo l'accurato lavoro di ricerca svolto dagli studenti nell'arco di tre anni sotto la guida di Marco Baldassari (docente di Fotografia dei beni culturali), il quale ha accompagnato la pratica della documentazione con il premeditato ragionamento di raccogliere il massimo per ogni scatto eseguito. Il complesso monumentale di Villa Litta è un luogo straordinario, ricco di storia e cultura che negli anni ha recuperato la sua originaria integrità, grazie agli interventi di restauro e di qualificazione. Proprio questo aspetto ha costituito una parte importante del progetto fotografico svolto dagli studenti di Brera, i quali si sono impegnati di restituire a chi guarda la memoria e i sentimenti di questi spazi: l'architettura, la statuaria, la natura. Tutto questo, attraverso la ricerca e un confronto visivo serrato, tra le fotografie documentarie del passato - precedenti al lavoro di restauro- e le fotografie più recenti. Lo stesso principio che ha guidato gli studenti nell'allestimento espositivo della mostra, concepita per meglio raccontare attraverso una selezione di immagini fotografiche, le potenzialità evocative di questo luogo.
Dove & Quando
LA DIVERSITÀ DELLO SGUARDO. Villa Litta vista da Brera
Villa Visconti Borromeo Litta - Lainate Ml14 - 25 OTTOBRE 2023
INAUGURAZIONE SABATO 14 OTTOBRE 2023 ORE 11.00
SABATO I 7.00- I 8.00
DOMENICA 15.00 - 18.00Per informazioni
Ufficio Cultura tel. 0293598267 - 266 cultura@comune.lainate.it
Alto Liccio. L’arazzo tra passato, presente e futuro
Dal 14 al 21 ottobre 2023
Sabato 14 ottobre alle ore 17.30 presso lo Spazio HOAA verrà inaugurata la mostra “Alto Liccio. L’arazzo tra passato, presente e futuro” a cura del Prof. Sergio Nannicola.
La Scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera conclude quest’anno un progetto sviluppatosi attraverso tre edizioni e iniziato in un momento storico particolarmente difficile per iniziative progettuali in grado di collegare una didattica pensata per gli studenti e la macchina operativa istituzionale. La riuscita di questa iniziativa nata in piena emergenza sanitaria conferma la sua validità e la necessità di insistere nella realizzazione di progetti in grado di determinare occasioni di crescita professionale degli studenti.
Lungo questa esperienza la volontà di collaborazione costruttiva tra i docenti coinvolti e quelle professionali dell’Arazzeria Scassa di Asti, luogo di eccellenza nella produzione manifatturiera a livello internazionale, è stata determinante.
All’interno di questo percorso rinnovatosi di anno in anno, sempre nuovi studenti della Scuola di Decorazione sono potuti entrare direttamente in contatto con le pratiche di laboratorio fatte di conoscenza tecniche integrandole con le proprie personali aree di ricerca espressiva.
I risultati di questi Workshop sono confluiti in attività espositive ed editoriali dedicate alla documentazione fotografica dei lavori realizzati, arricchite da contributi storico-critici dedicati al rapporto tra arti tessili e arte contemporanea.
Particolare rilievo riveste la presentazione al pubblico di arazzi storici realizzati dall’Arazzeria Scassa come avvenuto lo scorso anno nel Salone Napoleonico di Brera.
Quest’anno si è deciso di concludere il progetto presentando in una mostra i materiali prodotti durante i diversi Workshop e scegliendo come sede espositiva uno spazio industriale che ben si coniuga con la volontà di proseguire le esperienze finora realizzate.
Presso lo spazio HOAA di Milano saranno allestiti oltre ai manufatti tessili, la documentazione progettuale dei lavori realizzati e la produzione video.
Anche quest’anno il percorso espositivo culminerà con l’esposizione di tre importanti arazzi storici e un tappeto realizzati dall’Arazzeria Scassa. Le opere tessili selezionate in questa occasione sono: “Canto d'amore”, “La torre rossa”, “Piazza d'Italia” di Giorgio De Chirico e “The flowers” di Andy Warhol.
Durante la presentazione saranno ripercorse le tappe più significative del progetto e per l'occasione sarà presentata e distribuita la seconda pubblicazione del volume "Alto Liccio - L'arazzo tra passato, presente e futuro" edita lo scorso anno dalla Manfredi Edizioni.
La chiusura del percorso progettuale sarà celebrata da un brindisi finale.
Dove & Quando
Alto Liccio. L’arazzo tra passato, presente e futuro
Spazio HOAA, via Grazioli 47 Milano
Esposizione dal 14 al 21 ottobre 2023
Memento. I gessi storici dell’Accademia di Brera
Fotografie di Marcello Grassi
Dal 6 al 26 ottobre 2023
Il 6 ottobre alle ore 17.00 presso il Salone Napoleonico dell’Accademia verrà inaugurata l’esposizione Memento. I gessi storici dell’Accademia di Brera. Fotografie di Marcello Grassi.
Scuola d’arte prestigiosa dal 1776, l’Accademia di Brera conserva un cospicuo patrimonio di opere d’arte: oltre a dipinti, disegni, stampe, libri e fotografie, centinaia di calchi in gesso da opere dell’antichità classica e rinascimentale, utilizzati per tutto l’Ottocento dagli allievi per lo studio del corpo umano e dei canoni della classicità. Dislocati nei corridoi, nelle aule e nei depositi sotterranei del palazzo, i gessi hanno da decenni cessato la loro funzione didattica, e dopo un lungo periodo di abbandono sono ora oggetto di studio e restauro.
La mostra Memento propone venti fotografie di calchi conservati in Accademia, ripresi dall’obiettivo di Marcello Grassi (Reggio Emilia, 1960), che da quarant’anni esplora siti archeologici, musei e gipsoteche italiane ed europee ritraendo la statuaria antica di cui rivela aspetti reconditi con raffinati scatti in bianco e nero.
Nel Salone Napoleonico, che accoglie dipinti e cartoni monumentali del patrimonio dell’Accademia, le immagini di Marcello Grassi, accostate alle copie in gesso del Partenone, della Nike di Samotracia e di altre sculture antiche, riaccendono il ricordo dello straordinario laboratorio dell’Accademia, da 250 anni luogo di studio e di ricerca, di cui le statue in gesso, colte nella loro fragilità, spesso mutile e sfregiate dall’incuria e da vandalismi, sono oggi mute testimonianze. Un’operazione sulla memoria e sul passare del tempo, sul valore trasmesso da oggetti che furono al centro del tirocinio artistico, di cui la mostra propone la riscoperta in chiave poetica.
La mostra è realizzata grazie alla collaborazione di Iaga Contemporary Art di Cluj-Napoca, Romania.
Catalogo Sole24ore Cultura
Testi di Federico Ferrari, Anna Mariani, Domenico Nicolamarino
Dove & Quando
Memento. I gessi storici dell’Accademia di Brera. Fotografie di Marcello Grassi
Accademia di Belle Arti di Brera, Salone Napoleonico, via Brera 28
Esposizione dal 6 al 26 ottobre 2023
Orari: da lunedì a venerdì: 10.00-17.00 / Sabato: 10.00-13.00