Parco dell’Arte Idroscalo di Milano
Collezione giovani artisti
Air Water Land Collection
Parco dell'Arte - Idroscalo Milano
Una collezione sperimentale di interazione ambientale
DI ROBERTO PRIOD
Con il progetto di ricerca Human Landscape la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera prosegue e consolida un itinerario di riflessione estetica e di pratica artistica inerente al rapporto fra l’uomo e il suo ambiente. Il dispiegarsi del percorso di indagine svolto, documentato in questo volume, ha permesso di arricchire ulteriormente il bagaglio analitico racchiuso, nella sua componente espressiva, presso la collezione permanente di arte contemporanea dell’Idroscalo di Milano nella sezione dedicata ai giovani artisti. Nel suo biennio di indagine, Human Landscape ha sviluppato, anche in collaborazione con il Dott. Ugo Maria Macola di OverArt e l’Accademia di Belle Arti di Carrara, una serie di approfondimenti monotematici consequenziali, curati da Valerio Dehò, Michael Jakob e Angela Sanna, con i quali abbiamo già collaborato in passato nell’ambito di tematiche ambientali, oltre che da Gaetano Centrone, Riccardo Notte e Sue Spaid. Agli approcci teorici si è affiancata l’attività progettuale, relazionale e di interazione ambientale, curata in parte da Stefano Cagol che, come nei percorsi di ricerca precedentemente avviati, ha dato successivamente vita ad un’articolata produzione artistica, eseguita dai giovani autori delle varie Accademie coinvolte. Infatti è dal 2016 che presso gli spazi all’aperto dell’Idroscalo, all’interno del Parco dell’Arte, nella sezione giovani Artisti, si susseguono sperimentazioni artistiche, pratiche installative temporanee e permanenti, verifiche didattiche e confronti con le variegate utenze dell’area, grazie, ricordiamolo, ad una stretta ed articolata collaborazione fra Accademia di Belle Arti di Brera, Città metropolitana di Milano, Istituzione Idroscalo di Milano, Associazione Amici dell’Accademia di Brera, Associazione OverArt e Fondazione Cariplo. Questa suggestiva area dell’Idroscalo, dedicata agli artisti emergenti, si caratterizza non solo per la tutela e la valorizzazione delle opere accolte, ma soprattutto per la permanente e peculiare attività laboratoriale e di alta formazione, incentrata sulla sperimentazione artistica contemporanea nell’ambito del rapporto fra Arte ed Ambiente. Un itinerario di ricerca teorico, progettuale ed esecutivo, costantemente monitorato e coordinato dalla Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che caratterizza tale “Museo” rispetto a qualsiasi altra tradizionale raccolta di opere d’arte all’aperto esistente. Coerentemente ai presupposti teorici e agli indirizzi formativi proposti l’attività, prevalentemente analitica, sviluppata all’interno di Human Landscape si intreccia e in parte prosegue il recente itinerario seminariale e laboratoriale, svolta nel biennio 2018-2019, di AIR-WATER-LAND collection che si è focalizzata sul rapporto fra arte contemporanea ed elementi fisici primari quali Aria, Acqua e Terra all’interno di un costante dialogo con il multiforme spazio all’aperto dell’Idroscalo, stimolato anche dalle riflessioni elaborate in merito da Massimo Bignardi, Alfio Bonanno, Paolo D’Angelo e Fabrizio Plessi. Un percorso questo che ha indicato nuovi approcci, rispetto alle passate esperienze storiche connesse al rapporto Arte-Natura e Arte-Paesaggio, e si è caratterizzato per degli esiti artistici innovativi e di indubbio stimolo concettuale. D’altronde, questo indirizzo di ricerca non nasce da un occasionale impulso, da una voga corrente, ma da una serie di approfondimenti monotematici curati nel tempo dalla Scuola di Scultura di Brera. Possiamo citare a questo proposito le collaborazioni del 2011 con Arte Sella con i contributi di Emanuele Montibeller, Laura Tomaselli e Bob Verschueren, gli approfondimenti seminariali del 2012 condivisi con il Parco Arte Vivente di Torino e curati da Claudio Cravero, il progetto Arti Visive e Biomimetica del 2013, svolto in collaborazione con il Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano, supportato dagli interventi di Laura Cherubini e dai dialoghi con Tomás Saraceno presso l’Hangar Bicocca. Vanno inoltre evidenziate le esperienze performative ed installative sviluppate, fra il 2013 e il 2016, presso l’Isola Comacina del Lago di Como, all’interno del progetto InterNature che ha visto la collaborazione, fra gli altri, dell’Académie royale des Beaux-Arts di Bruxelles e i rilevanti apporti di Stefano Cagol, Christiane Löhr, Valerio Dehò e Michael Jakob. Dunque, un percorso che nel complesso coniuga rigorosità e coerenza nella ricerca, sviluppata con prioritarie valenze didattiche nell’ambito però di una produzione e di una proposta artistica in costante e consapevole mutamento.
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