Filter Bubbles
Mercoledì 2 luglio 2025, ore 19.00
MOSTRA
Filter Bubbles è una mostra collettiva che nasce dalla convergenza di più gruppi curatoriali, ciascuno immerso nella propria “bolla” di ricerca, linguaggio e sensibilità. Il titolo si ispira al concetto di “filter bubbles” – le bolle informative prodotte dagli algoritmi dei media digitali – che ci circondano con contenuti affini alle nostre preferenze, rafforzando convinzioni e isolandoci dal confronto con l’altro. In questo progetto, le "bolle" non sono intese solo come chiusure, ma anche come luoghi di concentrazione, intimità e ricerca. Ogni gruppo curatoriale ha costruito un proprio immaginario autonomo, dialogando con media diversi – dalla fotografia alla pittura, dalla performance al video, fino alle installazioni luminose – e confrontandosi con gli altri senza rinunciare alla propria identità. Il risultato è una mostra che riflette la frammentazione del contemporaneo, ma anche la sua capacità di far coesistere differenze e molteplicità senza bisogno di ridurle a un linguaggio unico.
La mostra è a cura degli Studenti del biennio in Visual Cultures e pratiche curatoriali, corso Teoria e metodi di rappresentazione - Prof. Domenico Scudero.
Tra i progetti in mostra, Noetic Vault di Angela Lazzarotto a cura di Giuseppe Antonio Bagnato esplora la mente come paesaggio impalpabile, dove il pensiero si muove e si consuma come un filo in cerca di forma.
Earth di Wanling Mo a cura di Chenzhi Ma è una performance che mette in relazione corpo e terra, in un gesto di connessione fisica e simbolica.
Due Chiacchiere a cura di Suhyun Baek e Giovanna Briganti Piccoli racconta in modo diretto e personale la storia del paese di Cassina de’ Pecchi e del Museo MAiO, scegliendo una narrazione semplice e partecipata, che restituisce valore alla memoria e al racconto orale.
L’incontro performativo tra Fondiforme e Pasci a cura di Sofia De Pascali, Alessia De Rosa e Greta Olgiati, porta in un mondo altro: Dreamora, “la casa del sonno”, è un’installazione abitabile, soglia e rifugio. Qui la performance racconta la storia di chi cerca uno spazio protetto e chi lo attraversa. Il progetto Atto Pirata (Scoperta orale della Maio), a cura di ApuA, riformula la concezione classica del museo ponendosi all’esterno dello spazio espositivo, dove, attraverso la pratica del gioco, si mette in atto una ricerca volta ad indagare l'identità artistica e museale.
Zona Grigia a cura di Camilla Bertoni, Francesca Napolitano, Federica Roberto e Laura Schiavon nasce dall’incontro tra due sguardi malinconici, accomunati da una riflessione intima e sensibile sul presente: Elia Panori, con Vorwerk, indaga il simbolo dell’uovo come origine e trasformazione, attraverso video, disegni e pittura; Lorenzo Lanfranco presenta ritratti in cui i soggetti, privati di uno dei cinque sensi, mettono in discussione il proprio mondo interiore. I due percorsi distinti ma intrecciati abitano una stessa zona di confine: uno spazio grigio, fragile e complesso, come il nostro tempo.
Greta Mariani in 8 Rintocchi, a cura di Giulia Domenici, Erica Esposito, Aurora Mina e Francesca Vigani trasforma la performance, inedita, in un rito dove voce e composizione musicale si intrecciano a scenari ancestrali. Il corpo si fa tramite di un tempo altro, sacro, sospeso.
Linea d’ombra curato da Margherita Filippi e Linda Mahmoudi, presenta le opere di Pietro Coppi, Matteo Montorfano e Martina Licalsi: tre prospettive diverse accomunate dal mezzo fotografico, distanti nello spazio e nel pensiero che non vogliono fondersi in unica visione, ma convivono in tensione, in discontinuità, eppure connessi da possibili fili invisibili.
Pellicola, a cura di Daniele Nicolosi, presenta i cortometraggi di Francesca Ferraro, Cristina Mandorino, Federico e Matteo Masciocchi, Andrea Scigliuzzo, creando una narrazione che tenta una risoluzione sottraendosi al presente attraverso la totalità che è più delle singole parti.
Chiude il percorso A way a cura di Wei Deng, con la partecipazione di Andrea Dojmi e Hu Jingmin, ispirato alla filosofia del Dao: immagini che evocano una dimensione rarefatta e meditativa. Ogni fotogramma diventa un varco tra visibile e invisibile, tra realtà e percezione.
Filter Bubbles non cerca una sintesi, né una narrazione lineare. È piuttosto un mosaico di prospettive, un esperimento collettivo che riflette la complessità del presente e la ricchezza del processo curatoriale. Un invito ad attraversare le bolle, ad ascoltare ciò che sta fuori dalla propria, a lasciarsi toccare da ciò che è altro.
Atto Pirata (Scoperta orale della Maio), Camilla Braci, a cura di ApuA (Melissa Giannini, Tommaso Tuffi).
A Way, Andrea Dojmi, Hu Jingming a cura di Wei Deng.
Dremora, Fondiforme (Silvia Cattaneo, Francesca Di Marco) con Pasci (Federico Pasciucco), a cura di Greta Olgiati, Sofia De Pascali, Alessia De Rosa.
Due Chiacchiere, a cura di Giovanna Briganti Piccoli e Suhyun Baek.
Earth, Wanling Mo, a cura di Chenzhi Ma.
Nella Linea d’ombra, Pietro Coppi, Matteo Montorfano e Martina Licalsi, a cura di Margherita Filippi e Linda Mahmoudi.
Noetic Vault, Angela Lazzarotto, a cura di Giuseppe Antonio Bagnato.
Pellicola, Francesca Ferraro, Cristina Mandorino, Andrea Scigliuzzo, Federico e Matteo Masciocchi a cura di Daniele Nicolosi.
8 RINTOCCHI, Greta Mariani, a cura di Aurora Mina, Giulia Domenici, Erica Esposito, Francesca Vigani.
Zona grigia, Elia Panori, Lorenzo Lanfranco, Alessandro Casolino, Sofia Catella, a cura di Camilla Bertoni, Francesca Napolitano, Federica Roberto, Laura Schiavon.
FILTER BUBBLES
MAiO - Museo dell’Arte in Ostaggio (Via Trieste 3, Cassina de’ Pecchi)
Dal 2 luglio al 12 luglio 2025. Inaugurazione: mercoledì 2 luglio, ore 19:00
Orari: da Martedì a Sabato 9:15 - 12:45 / 14:30 - 18:00, Domenica e Lunedì chiuso
Apertura straordinaria: 2 luglio 19:00 - 22:00, 5 luglio 19:00 - 22:00 per eventi performativi, accompagnati da momenti musicali.