Tecniche e strumenti per lo studio, la produzione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali

Il D.M. n. 470 del 22 febbraio 2024 definisce le modalità di accreditamento dei corsi di dottorato di ricerca delle Istituzioni AFAM a partire dall’a.a. 2024/2025.

Nello specifico, il dottorato di ricerca dell’AFAM fornisce le competenze necessarie per esercitare, presso Istituzioni AFAM, Università, Enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione, anche ai fini dell'accesso alle carriere nelle amministrazioni pubbliche e dell’integrazione di percorsi professionali di elevata innovatività.

Inoltre, la formazione dottorale:

  1. persegue l’avanzamento delle conoscenze attraverso la formazione alla ricerca negli ambiti di riferimento delle Istituzioni AFAM, nonché l’eccellenza sulla base di standard accademici stabiliti tramite procedure di revisione tra pari;
  2. è svolta in un ambiente istituzionale attrattivo e criticamente stimolante, nel quale il dottorando può acquisire autonomia e responsabilità utili al successivo percorso professionale;
  3. promuove opportunità di formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare, anche in ambiti non accademici, quali l’industria, la pubblica amministrazione, i servizi e le istituzioni culturali e artistiche, con il coinvolgimento di esperti nelle attività formative;
  4. contribuisce al rafforzamento delle relazioni transnazionali e internazionali nel campo della ricerca, anche attivando dottorati congiunti e forme di co-tutela, e assicura, coerentemente con il progetto di ricerca sviluppato dal dottorando, periodi di mobilità all'estero di durata congrua rispetto al progetto dottorale;
  5. prevede l’acquisizione di competenze trasversali, in modo da agevolare il loro trasferimento e il loro sviluppo in ambito scientifico e professionale;
  6. si realizza nell’ambito di un sistema di assicurazione della qualità, distinto da quello previsto per il primo e secondo ciclo della formazione AFAM, finalizzato a migliorare la qualità dell’ambiente di ricerca e a definire procedure trasparenti e responsabili per l’ammissione, la supervisione, il rilascio del titolo e lo sviluppo professionale dei dottorandi.

Il titolo di Dottore di ricerca è rilasciato a seguito della positiva valutazione di un lavoro di ricerca che contribuisce all’avanzamento delle conoscenze o delle metodologie nel campo di indagine prescelto.

Il Corso di dottorato si incentra su un oggetto specifico, abbastanza vasto da unificare i temi di ricerca e di didattica presenti nell'Accademia di Brera e di importanza strategica per l’Italia: i beni culturali. Essi sono definiti dalla legge italiana come segue: “Sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà” (art. 2, comma 2, del D.Lgs. 42/2004, “Codice dei beni culturali”). L'Italia è il paese più ricco al mondo di beni culturali protetti dall'Unesco (https://whc.unesco.org/en/list/stat) con 59 riconoscimenti; questi ultimi sono naturalmente solo una piccolissima frazione di eccellenza mondiale fra l'enorme numero di oggetti, musei, beni architettonici, scavi e collezioni che sono dispersi su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una ricchezza per il paese, forse la sua più grande, che però è solo in parte riconosciuta e addirittura conosciuta, archiviata e studiata adeguatamente, protetta e restaurata, valorizzata per l'uso culturale e anche turistico. Il progetto di dottorato dell'Accademia di Brera è importante perché si dà il proposito di formare degli studiosi e dei professionisti di alto livello, con una formazione multidisciplinare e adeguata agli ultimi sviluppi tecnici e culturali, che potranno contribuire in maniera importante al lavoro urgente e necessario di conoscenza, classificazione, conservazione e valorizzazione di questo patrimonio. Esso è un dovere culturale che incombe sulla collettività nazionale per la manutenzione della nostra eredità collettiva; ma avrà anche ricadute economiche importanti per il paese, favorendo il turismo culturale e lo sviluppo delle comunità locali.

Formare dottori di ricerca con esperienze produttive e di studio nei settori della progettazione, della realizzazione, del restauro, della catalogazione e archiviazione, della valorizzazione e dello studio storico-teorico dei beni culturali, capaci di sviluppare percorsi di ricerca di livello internazionale e, al tempo stesso, di accedere ai livelli più qualificati nel mercato del lavoro in questi ambiti, certamente destinati ad ampliarsi, e di collaborare con le diverse istituzioni che sovraintendono al patrimonio culturale. Per ottenere questo risultato l’Accademia può avvalersi, al di là del Collegio Dottorale, di un personale docente particolarmente esperto e qualificato in tutti questi campi, di laboratori avanzati, di un patrimonio culturale, fotografico, documentario e di oggetti d’arte, oltre che di una biblioteca proprie e di una ricca rete di rapporti internazionali e nazionali con enti pubblici, privati, con aziende e artisti, insomma con tutti i protagonisti dell’innovazione culturale contemporanea. A questa ricchezza i dottorandi potranno accedere grazie a una didattica formale collettiva, dal carattere fortemente interdisciplinare e teorico-pratico, quindi anche laboratoriale. Oltre a questa didattica collettiva, ogni singolo dottorando sarà avviato su un percorso individuale di specializzazione, che potrà avvalersi delle ricche risorse culturali e della vasta presenza di competenze specifiche presenti nella nostra istituzione, oltre che della ricca rete di relazioni e collaborazioni che l’Accademia intrattiene con i musei, le Università e le organizzazioni culturali di una città e di una regione molto ricca di beni culturali come Milano e la Lombardia; oltre che di numerose collaborazione nazionali e internazionali particolarmente qualificate.
Particolarmente importante sarà il lavoro di ricerca, conservazione e valorizzazione dello stesso, ricchissimo, patrimonio dell’Accademia, costituito da quantità ingenti di materiali diversi, in parte ancora inediti, che riflettono l’evoluzione storico-urbanistica e architettonica di Milano e dell’intero paese, le trasformazioni del gusto e lo sviluppo del pensiero sulla conservazione e il restauro nell’Italia unitaria fino alla Seconda Guerra Mondiale.
“Tecniche e strumenti per lo studio, la produzione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali” è un corso di dottorato di nuova concezione dalla natura fortemente interdisciplinare, che alle metodologie d’indagine squisitamente storico-artistiche associa competenze specifiche sui materiali, anche dal punto di vista chimico-fisico e del restauro, sui metodi e le sfide della catalogazione e dell’archiviazione dei beni culturali, soprattutto classici ed archeologici, medievali, moderni e anche contemporanei, e sugli strumenti di valorizzazione più innovativi, specie di ambito digitale. La formazione proposta dal corso dottorale mira quindi a fornire non solo basi teoriche e pratiche delle discipline che afferiscono ai beni culturali nell’accezione più ampia, ma anche ad aprire nuovi orizzonti esplorativi e innovativi: per questo motivo, accanto a percorsi più “tradizionali” nel campo della storia dell’arte e della fotografia, si proporranno percorsi innovativi che tengano conto anche delle elaborazioni più attuali nell’ambito della cultura digitale e della comunicazione dei beni culturali. Elementi importanti nell’ambito della proposta formativa risulteranno quindi la teoria e l’archeologia dei media ma anche le relazioni tra cultura e memoria, intesa come dimensione individuale e collettiva, identitaria e finanche conflittuale, come accade in quelle realtà politiche in cui tradizioni e beni culturali sono oggetto di contesa e distruzione.

La natura interdisciplinare e teorico-pratica del percorso dottorale è particolarmente adatta a formare figure professionali specialmente flessibili e versatili, adatte a intraprendere percorsi di elevata professionalità sia presso istituzioni universitarie, istituzioni AFAM ed enti di ricerca pubblici, italiani ed esteri, sia presso uffici ministeriali, sovrintendenze, musei e uffici culturali collocati nelle pubbliche amministrazioni, come anche presso imprese private e fondazioni altamente innovative ed interessate alla ricerca, in Italia e all’estero, e presso Enti locali (in particolare gli assessorati alla cultura e gli uffici da questi dipendenti) e agenzie di valorizzazione e di studio dei beni culturali, di promozione del turismo culturale sostenibile e della conoscenza dell’offerta artistica e culturale dei territori, compresi i centri minori. Il dottore di ricerca potrà quindi intraprendere percorsi finalizzati alla docenza, universitaria, media e presso istituzioni AFAM, attività di ricerca presso enti preposti (CNR); carriere nelle sovrintendenze, musei, pubbliche amministrazioni, imprese private, fondazioni culturali di elevata innovatività, in Italia e all’estero. Case editrici, fornitori di servizi specializzati in rete, media vecchi e nuovi interessati alla diffusione del patrimonio culturale sono altri sbocchi professionali prevedibili. In generale, è probabile che lo sviluppo del paese porterà nei prossimi decenni a un bisogno diffuso di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, risorsa strategica per l’Italia, e che la specializzazione nella loro gestione sarà una competenza richiesta e necessaria.

Per il XLI ciclo il Corso di dottorato prevede n. 2 posti con borsa e n. 1 posto senza borsa.

L’importo annuo della borsa per la frequenza al corso di dottorato è fissato in € 16.243,00 al lordo degli oneri previdenziali a carico del percipiente. 

La borsa è pagata in rate mensili posticipate.

Possono concorrere ai posti in oggetto tutti i cittadini italiani e stranieri in possesso di uno dei seguenti Diplomi accademici di secondo livello:

  • DASL06 Progettazione Artistica per l’Impresa
  • DASL07 Restauro
  • DASL08 Nuove Tecnologie dell’Arte
  • DASL09 Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo
  • DASL10 Didattica dell’arte
  • DASLQ01 diploma accademico di secondo livello a ciclo unico, abilitante alla professione di restauratore dei beni culturali
     

oppure in possesso di una delle seguenti Lauree magistrali:

  • LM-2 Archeologia
  • LM-5 Archivistica e biblioteconomia
  • LM-10 Conservazione dei beni architettonici e ambientali
  • LM-11 Conservazione e restauro dei beni culturali
  • LM-43 Metodologie informatiche per le discipline umanistiche
  • LM-65 Scienze dello spettacolo e produzione multimediale
  • LM-89 Storia dell'arte
  • LM-92 Teorie della comunicazione
  • LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education
  • LMR/02 Conservazione e restauro dei beni culturali

Scaricare il bando al seguente link:

Concorso pubblico per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca - XLI ciclo - anno accademico 2025/2026 

Tempi di candidatura: dal 2 al 31 agosto 2025

L’ammissione al Corso di dottorato prevede una procedura di selezione, a sbarramento, per titoli ed esami (prova scritta e orale).
In merito alla valutazione dei titoli, la Commissione considererà la seguente documentazione specifica:

  • titolo di studio;
  • abstract della tesi discussa per il conseguimento del titolo di accesso (obbligatorio);
  • progetto di ricerca (il progetto di ricerca presentato in fase di candidatura non è vincolante ai fini dell’attribuzione dell’effettivo argomento di tesi in caso di ammissione ai corsi) (obbligatorio);
  • eventuali pubblicazioni prodotte negli ultimi cinque anni in extenso;
  • eventuali borse di studio godute in passato;
  • eventuali lettere di presentazione, su carta intestata dell’istituzione di appartenenza del docente;
  • curriculum vitae e studiorum datato e sottoscritto (obbligatorio);
  • domanda di candidatura (allegata al bando da compilare, firmare e caricare) (obbligatorio).

Sia la candidatura al Corso di dottorato sia l’immatricolazione si presentano esclusivamente mediante procedura online, non è richiesta la consegna di documenti cartacei.

Il percorso di dottorato dura di norma 3 anni e prevede la frequenza obbligatoria.

La candidatura al Corso di dottorato prevede il versamento di:

  • contributo di preiscrizione di € 34,69 mediante l’avviso di pagamento PagoPA, stampabile per il pagamento in un momento successivo in Banca o presso altri esercenti abilitati;
  • tassa governativa preiscrizione di € 15,13 su bollettino postale c/c 1016 (disponibile presso gli Uffici Postali).
     

L’iscrizione al Corso di dottorato, al primo e agli anni successivi, prevede il versamento di:

  • tassa governativa di € 102,93, per il primo anno, e di € 72,67, per gli anni successivi al primo, su bollettino postale c/c 1016 (disponibile presso gli Uffici Postali);
  • tassa regionale + imposta di bollo, per un importo totale di € 156,00;
  • contributo onnicomprensivo, dovuto esclusivamente dai dottorandi titolari di borsa di studio e quantificato sulla base dell’attestazione ISEE, per un importo che varia da un minimo di € 0,00 a un massimo di € 1.200,00.
     

È possibile eseguire il pagamento della tassa governativa dall’estero tramite bonifico bancario con queste coordinate.

Intestatario: Agenzia delle Entrate - Centro Operativo di Pescara

Causale: Test ammissione dottorati

IBAN: IT45R 07601 03200 0000 0000 1016

CODICE BIC/SWIFT: area euro BPPIITRRXXX, area non euro POPOIT22XXX

Indirizzo: Via Rio Sparto, 21, CAP 65100, Pescara, Italia

Sede del Corso: Via Brera 28 – 20121 Milano (MI)

Coordinatore del Corso: Prof.ssa Martina Corgnati – martinacorgnati@fadbrera.edu.it

Ufficio Dottorati - dottorati@accademiadibrera.milano.it

LEONARDI NICOLETTA

CORGNATI MARTINA

NENCI CHIARA

PALANDRI MARIA CHIARA

RUSCIO ROSANNA

QUARANTA DOMENICO

SASSETTI CARLO

ROSSO ROBERTO

SCHIAVI LUIGI CARLO

CRESPI ANGELO