L’arazzo contemporaneo tra sperimentazione artistica e mercato
Incontro online con la Galleria ANTONIO VEROLINO
La Scuola di Decorazione presenta Incontri con l'Arte
Giovedì 25 Marzo - Aula 48 ore 10.30 (*online)
*Collegamento con la Galleria Antonio Verolino, Modena
Nell’ambito del nuovo progetto di approfondimento della tecnica dell’arazzo e della sua attualizzazione rispetto alla progettualità contemporanea, la Scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera propone una visita virtuale alla sede storica della Galleria Antonio Verolino di Modena e l’incontro con il suo fondatore, promotore di innovativi progetti di sperimentazione con gli artisti.
Da alcuni anni, infatti, la Galleria Antonio Verolino si sta dedicando insieme a Lucas Pinton, pronipote del fondatore, nel 1867, dell’Ateliers Pinton a Felletin (Francia), alla rivalutazione dell’arazzo inteso come opera d’arte, proseguendo una tradizione già interpretata da grandi nomi come, ad esempio, Alexander Calder, Fernand Legér, Victor Vasarely e Pablo Picasso, proponendo ad artisti contemporanei la possibilità di utilizzare un medium nuovo creando opere tessili di importante impatto visivo e maestria artigianale. Perseguendo il suo peculiare interesse alla promozione di progetti originali appositamente pensati da contemporanei, la galleria ha recentemente avuto modo di collaborare con David Tremlett, Enzo Cucchi, Luigi Ontani, Joe Tilson, Bertozzi & Casoni, Mimmo Paladino e Giulio Paolini, del quale è stata appena realizzata l’opera “Dopo Tutto” (2021, n. 1/3, cm. 180 x 122, arazzo tessuto a mano, Ateliers Pinton). Dichiara Paolini: “La figura rappresentata, anziché volgersi come di solito verso noi osservatori, occupa la nostra stessa collocazione: è rivolta ad un al di là, verso qualcosa che non è dato vedere”.
Il soggetto dell’arazzo – nato in occasione di una serie di collage, dal titolo omonimo, realizzati tra il 2009 e il 2014 - è un’“autoritratto rovesciato” che sembra interrogarsi sulla doppia figura dell’autore e dello spettatore. La composizione dell’immagine, strutturata in diverse campiture concentriche, ben si presta alla particolare tecnica dell’arazzo che, per sua natura, esige di “tessere” un’immagine articolata in porzioni omogenee di colore.
La visita virtuale alla galleria sarà dunque l’occasione per comprendere più a fondo le dinamiche progettuali, sottese alla delicata relazione tra ideazione e realizzazione, e per conoscere il punto di vista del gallerista italiano che più di ogni altro ha scelto di specializzarsi in questo settore, in un’ampia prospettiva internazionale.
La conversazione avrà luogo giovedì 25 marzo 2021 a partire dalle ore 10:30 in collegamento online con la Galleria ANTONIO VEROLINO, Modena.
Partecipano alla conversazione Maria Cristiana Fioretti, Sergio Nannicola e gli studenti iscritti al Biennio di Decorazione.
Sergio Nannicola - Maria Cristiana Fioretti
Prof. Maria Cristiana Fioretti (direttrice della Scuola di Decorazione)
Prof. Valeria Tassinari (docente di Storia della Decorazione)
Prof. Sergio Nannicola (coordinatore Bienno di Decorazione)
Giovedì 25 Marzo - ore 10.30
AULA 48 ONLINE
in collegamento con la Galleria ANTONIO VEROLINO, Modena
Colour and Poetry Symposium
e mostra online: Colour/Collage/Poetry
19 - 22 Marzo 2021
Color & Poetry: A Symposium è un evento trasversale e interdisciplinare di quattro giorni organizzato dalla Slade per celebrare la Giornata internazionale del colore, la Giornata mondiale della poesia e la Giornata mondiale del pigmento. Il simposio ospita una serie di relatori che rappresentano le arti e le discipline umanistiche, la scienza e l'industria, attingendo alla conoscenza dall'interno e dall'esterno della comunità UCL, include presentazioni, lecture, performance e laboratori.
Al Simposio partecipano Maria Cristina Galli e Ilaria Mariotti con un intervento dal titolo Investigating Colour - Studies and research from Accademia di Belle Arti di Brera,
Venerdì 19 marzo alle ore 16.30 (GMT)
Opera in copertina
Francesca Santoro
Respiri
2019
Acquarello, PVC, mensola di legno
Francesco Correggia “La responsabilità dell’artista, tra etica ed estetica, natura e ambiente, tecnologie digitali e umanesimo”
La Scuola di Decorazione presenta Incontri con l'Arte
Martedì 16 Marzo - Aula 48 ore 11.00 (*online)
*Collegamento su Google Meet Classroom con la Galleria Battaglia (Via Ciovasso, 5 Milano)
L'incontro, il secondo di quest'anno, consiste in una conversazione tra Francesco Correggia (artista e docente a Brera fino al 2013) con gli studenti del biennio di decorazione intorno ai temi più caldi del nostro vivere e della nostra stessa esistenza. La pandemia ma anche il cambiamento climatico impongono regole nuove e soprattutto una riflessione e un differente modo di pensare l'arte contemporanea. È proprio in essa che è più presente la dimensione etica del fare arte e della sua stessa natura rispetto all'ambiente, ma anche la questione stessa del rapporto fra il mondo digitale come aspetto innovativo e l'essere, l'umanità e i suoi valori. L'universo dei valori vecchi e nuovi sarà il tema del futuro che ci attende, un futuro che riguarderà soprattutto la storia delle immagini presenti e quelle passate, la storia dell'uomo e la dimensione dell'arte contemporanea che nella sua prospettiva di ricerca inesauribile continua a riconvertire il sistema dei valori e i suoi significati.
La conversazione avrà luogo martedì 16 marzo 2021 a partire dalle ore 11:00 sulla piattaforma di Google Meet Classroom del Biennio di Decorazione di Brera in collegamento con la Galleria Battaglia (Via Ciovasso, 5 Milano).
Partecipano alla conversazione Maria Cristiana Fioretti, Sergio Nannicola e gli studenti iscritti al Biennio di Decorazione.
Sergio Nannicola - Maria Cristiana Fioretti
Maria Cristiana Fioretti (Direttrice della Scuola di Decorazione di Brera),
Sergio Nannicola (Coordinatore del Biennio di Decorazione di Brera),
Galleria Battaglia,
Studenti del Biennio di Decorazione di Brera
Martedì 16 Marzo - ore 11.00
AULA 48 ONLINE
in collegamento su Google Meet Classroom con la Galleria Battaglia (Via Ciovasso, 5 Milano)
Presentazione Il Libro di Zerynthia
Presentazione online
Mercoledì 17 febbraio 2021
ore 14:00
Cura editoriale e testi di Dora Stiefelmeier
di Paolo Edizioni
Presentazione online Mercoledì 17 febbraio 2021 ore 14:00
Laura Cherubini
Giulio Ciavoliello
Giacinto Di Pietrantonio
Alberto Garutti
Mario Pieroni
Michelangelo Pistoletto
Remo Salvadori
Dora Stiefelmeier
Attività dell'arazzeria e Presentazione Progetto Alto Liccio
La Scuola di Decorazione presenta Incontri con l'Arte
La Scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera inaugura il ciclo di “Incontri con l’arte” (incontri con professionisti esterni che affiancano le lezioni frontali) con la presentazione di un nuovo progetto, che sarà condiviso nell’anno accademico 2020-2021 con la storica Arazzeria Scassa di Asti.
A presentare il progetto saranno Massimo Bilotta, Katia Alcaro e Franca Alcaro (Arazzeria Scassa), che dialogheranno con i professori Giuseppe Sabatino, Maria Cristiana Fioretti, Sergio Nannicola e Valeria Tassinari.
La proposta, che oltre ad un seminario online prevedrà la realizzazione di un workshop presso la storica sede piemontese della prestigiosa azienda e visite guidate presso istituzioni pubbliche e private del territorio lombardo, intende far conoscere agli studenti l’antica tradizione artigianale della produzione di arazzi, una forma di artigianato d’eccellenza che ha avuto una grande rilevanza non solo nella tradizione ma anche nell’ambito della ricerca artistica contemporanea.
Sergio Nannicola - Maria Cristiana Fioretti
Incontro con: Massimo Bilotta, Katia Alcaro, Franca Alcaro (Arazzeria Scassa)
Maria Cristiana Fioretti (Direttrice della Scuola di Decorazione di Brera),
Giuseppe Sabatino (Preside del Dipartimento di Arti Visive di Brera),
Sergio Nannicola (Coordinatore del Biennio di Decorazione di Brera),
Valeria Tassinari (Storica dell’Arte)
Mercoledì 16 dicembre - ore 11.00
AULA 48 ONLINE
in collegamento su Google Meet Classroom del Biennio di Decorazione di Brera
Premio Eleanor Worthington
Contest destinato a STUDENTI di SCUOLE D’ARTE a LIVELLO DI ISTRUZIONE TERZIARIA
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, celebrata dalle Nazioni Unite il 3 dicembre di ogni anno, l’Associazione Premio Eleanor Worthington propone la premiazione della settima edizione del Premio in ricordo di Eleanor Worthington riservato a studenti di scuole d’arte a livello di istruzione terziaria.
Eleanor Worthington (York, UK, 1982- Urbino, Italia, 2008) era una persona molto intelligente e sensibile, e di notevole forza di personalità, che ha sofferto di gravi difficoltà di apprendimento e di comportamento, e di epilessia; è riuscita sempre a comunicare, anche se negli ultimi anni non poteva più ne’ parlare ne’ muoversi; ha avuto una vita piena di affetti, di relazioni sociali, e di esperienze, sia in Inghilterra che in Italia, dove ha frequentato i cinque anni dell'Istituto Statale d'Arte (ora Liceo Artistico) di Urbino.
La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
INCLUSIONE DELLA DISABILITA’ NEL MONDO DI RAFFAELLO
Come tema per il Premio 2020, quest’anno l’APEW propone Il mondo armonioso di Raffaello sulle tele, cartoni per arazzi, affreschi, descrive una varietà di soggetti: le dolcissime Madonne, i ritratti, le scene bibliche e mitologiche, in cui vengono inclusi una quantità di personaggi, tra cui molte persone disabili. Tra esse ad esempio Omero, il poeta cieco, nel Parnaso; l’anziano portato a spalla dal figlio per sfuggire all’incendio del Borgo di Roma; la persona zoppa guarita dagli Apostoli nel tempio a Gerusalemme; il mago dagli stessi Apostoli temporaneamente accecato per stupire e convertire il proconsole romano; il ragazzo epilettico poi guarito da Gesù Cristo scendendo dal monte Tabor.
Queste figure non appaiono mai da sole, ma sono incluse in gruppi o folle che ne formano e condividono la storia.
Nel quinto centenario della morte di Raffaello da Urbino si invitano i candidati a esplorare il tema del Premio INCLUSIONE DELLA DISABILITA’ NEL MONDO DI RAFFAELLO con una rielaborazione personale dell’opera di Raffaello, o con un’ elaborazione originale. Sono accettate tutte le varie tecniche della comunicazione visiva (ad esempio la pittura, la scultura, l’illustrazione, l’animazione, la grafica, l’incisione, l’oreficeria, la fotografia, il design, il lettering, e le nuove tecnologie), anche con riferimento ad espressioni corporee come il mimo, il linguaggio dei segni, le discipline sportive, il fitness, la danza.
L’iscrizione, gratuita, al Premio va comunicata a: info@premioeleanor.it specificando l’istituzione di provenienza e l’anno di iscrizione alla stessa.
I concorrenti inviano i loro elaborati a info@premioeleanor.it tramite WETRANSFER
I file devono essere compressi, ad esempio .rar oppure .zip
Gli elaborati devono essere inviati entro il 15 novembre 2020.
Ogni elaborato deve avere un titolo, che può anche coincidere con il tema del Premio.
Ogni opera partecipante dovrà contenere l’immagine dell’elaborato in formato .jpg (non in .pdf), ad alta risoluzione per la stampa (300 DPI), ai fini dell’eventuale documentazione per la mostra. Ai fini della mostra presso la York St ohn University, e di altre eventuali mostre a cui il Premio possa essere invitato ad esporre, le opere verranno stampate in formato cm. 100X70
Animazioni e filmati dovranno avere una durata non superiore a 3 minuti, e dovranno essere: formato MP4, compressione H264.
Per eventuali opere in VR, occorre indicare con precisione i codici per essere visionate correttamente.
Ogni opera può contenere un concept molto breve (max 400 caratteri spazi inclusi, al fine della presentazione sul sito web del Premio). Il concept deve essere in lingua italiana e in lingua inglese. Il concept deve essere in formato .doc oppure .docx
Ogni opera deve essere accompagnata da un breve audio con descrizione dell’opera (che non è il concept) per renderla fruibile alle persone non vedenti, di durata non eccedente due minuti. L’audio viene svolto o nella lingua italiana o nella lingua inglese.
Di ogni opera occorrono due versioni, una nominativa (per la mostra e per il sito web), e una anonima (per la giuria).
Gli elaborati sono valutati anonimamente.
La valutazione verrà fatta dalla giuria, in base a criteri che terranno conto di:
La giuria è composta da:
Bruno Bartoccini, ANFFAS di Fermignano, Urbania e Urbino
Giulio Calegari, Artista e Paletnologo
Roberto Gobesso, ISIA Urbino
Griselda Goldsbrough, Arts Development Manager for the York Teaching Hospital NHS Foundation Trust
Mariella Roberti, Psicopedagogista
Martin Worthington, Lecturer, University of Cambridge
I vincitori del Premio saranno annunciati sul sito web, entro il 30 novembre 2020. Vengono assegnati primo, secondo e terzo premio. Per ogni livello di premio ne verranno attribuiti due, uno per studente proveniente da istituzioni italiane, uno per studente proveniente da istituzioni britanniche.
Primi premi: per i concorrenti da istituzioni italiane il primo premio consiste in una settimana di ospitalità con vitto e alloggio presso la York St John University, durante la primavera o l’estate 2021; per i concorrenti da istituzioni britanniche il primo premio consiste in una settimana di ospitalità con vitto e alloggio presso i Collegi dell’Università di Urbino, nell’estate o settembre 2021. Durante la premiazione verrà attribuito un contributo alle spese di viaggio.
Secondi premi: consistono in € 300 ciascuno, offerti dal Comune di Urbino.
Terzi premi: consistono in libri d’arte offerti dal Comune di Urbania.
Il Premio speciale dell’Ambito Territoriale Sociale IV della Regione Marche, equiparato a un primo premio, sarà assegnato a studente iscritto/a in una delle istituzioni con sede a Urbino.
Il Premio speciale Mark Bailey, equiparato a un primo premio, sarà assegnato a studente iscritto/a in una delle istituzioni con sede a York.
La premiazione avrà luogo presso la Sala Convegni, Palazzo Ducale di Urbino, in data giovedì 3 dicembre 2020 alle ore 10.
Durante la premiazione tutte le opere presentate verranno mostrate al pubblico in formato digitale.
Qualora, per situazioni esterne, non fosse possibile tenere la premiazione in luogo pubblico, avrà luogo una premiazione on line, con modalità illustrate sul sito www.premioeleanor.it
Tutte le opere presentate verranno esposte nella mostra dedicata al Premio, che si terrà presso la York St John University, a York, in Gran Bretagna, nella primavera 2021, in data da stabilire, che sarà annunciata sul sito web.
Ciascun candidato autorizza espressamente l'Associazione Premio Eleanor Worthington nonché il suo rappresentante legale, a trattare i dati personali trasmessi ai sensi della legge 675/96 (Legge sulla Privacy) e successive modifiche D. Lgs. 196/2003 (Codice Privacy), anche ai fini dell'inserimento in banche dati gestite dall’Associazione stessa. Ogni partecipante al concorso concede in maniera gratuita all'Associazione Premio Eleanor Worthington i diritti di riproduzione delle opere e dei concepts concorrenti, al solo fine dell'eventuale pubblicazione sul sito web del Premio e delle altre forme di comunicazione, promozione e attività dell'Associazione stessa. Coloro che non desiderano comparire con le loro opere sul sito web del Premio dovranno dichiararlo al momento dell’iscrizione. Gli organizzatori del concorso avranno diritto di decisione finale su tutto quanto non specificato nel presente bando.
Inoltre ogni candidato autorizza espressamente l'Associazione Premio Eleanor Worthington nonché il suo rappresentante legale, a chiedere conferma dell’appartenenza all’Istituto scolastico indicato al momento dell’iscrizione al Premio.
L'organizzazione si riserva il diritto di apportare variazioni al bando qualora se ne presenti la necessità.
Per l’Associazione Premio Eleanor Worthington
Giuliana Parodi
Premio Eleanor Worthington - settima edizione
Informazioni
Artemisia Gentileschi. L'Artista in Italia.
Guida ragionata alle opere nei musei, nelle chiese, gallerie e collezioni d’arte in Italia
Il dibattito sull'arte non si ferma e continua a sollecitare incontri anche in lockdown, così l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove è ormai avviata a pieno ritmo l'attività didattica a distanza, ora utilizza le sue aule virtuali per proporre confronti e discussioni a più voci. Mercoledì 13 maggio alle ore 11.00 il Biennio di Decorazione ospiterà lo scrittore Raoul Melotto presenterà agli studenti il suo libro dedicato ad Artemisia Gentileschi, una guida dei luoghi in cui vedere dal vero le opere dell'artista, ma anche un itinerario critico ed emozionale tra i chiaroscuri del Seicento, un secolo che rivela inaspettate affinità con l'età contemporanea. Dopo aver affrontato nei suoi precedenti libri le figure di Caravaggio e Bernini, Melotto propone un focus accuratamente documentato sulle note vicenda private che hanno segnato la vita della pittrice, intessendo una fitta trama di correlazioni con i temi fondanti della cultura del suo tempo.
La personalità e la carriera di Artemisia, pittrice affermata e donna indipendente, saranno dunque lo spunto per una riflessione sul ruolo della pittura, sulla relazione con la committenza e con gli spazi architettonici, ma offriranno anche l'occasione per ragionare sull'importanza di una rilettura attualizzata dei grandi temi dell'arte del passato. Introdurranno i professori Maria Cristiana Fioretti, direttrice della Scuola di Decorazione, e Sergio Nannicola, coordinatore del Biennio. Dialogheranno con l'autore l'artista Marco Pellizzola e Valeria Tassinari, storica dell'arte e docente di Storia della Decorazione a Brera. Tutti i partecipanti saranno invitati a interagire con i relatori attraverso la piattaforma on line.
Dialogano con Raoul Melotto:
Sergio Nannicola, Maria Cristiana Fioretti, Valeria Tassinari, Marco Pellizzola
Mercoledì 13 maggio - ore 11.00
AULA 48 in collegamento su Google Meet Classroom del Biennio di Decorazione di Brera
A cura di Sergio Nannicola - Maria Cristiana Fioretti
Biennio di Decorazione
Quando l'arte e la scienza si incontrano
Al via il programma di collaborazione scientifica e culturale tra Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Accademia di Belle Arti di Brera, con il supporto dell’Associazione Onlus PROMETEO (PROgetto Malattie Epatiche Trapianti Ed Oncologia)
Milano, 4 ottobre 2017. L’iniziativa è unica nel suo genere. Per la prima volta, viene messo concretamente in atto uno scambio di esperienze accumulate da giovani coetanei appartenenti ai diversi ambiti di ricerca, scientifica e artistica. «L’arte non può che giovare alla scienza e alla persona malata, ma anche viceversa. L’iniziativa adottata, in questi termini, è una partita a tre: artisti, scienziati e pazienti si mettono in gioco. - interviene Enzo Lucchini, Presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - L’intento è quello di avvicinare mondi che apparentemente sembrano estranei e che conviene si interessino l’un l’altro. L’obiettivo è quello di stimolare innovativamente creatività ed energie vitali da parte di tutti e tre i players, attraverso un’osmosi del sapere e del sentire. In più, numerosi studi clinici condotti a livello internazionale dimostrano che l’aura negativa e oppressiva connotante il concetto di patologia tumorale e lo stato di malato di tumore non è funzionale al miglior approccio alla malattia oncologica e comprime la realtà che il paziente deve affrontare. Vorremmo quindi, proprio a partire dall’INT di Milano, culla della ricerca della cura, che l’iniziativa possa dare il via ad una trasformazione positiva di questo modo di pensare, attraverso la consapevolezza indotta che la malattia, il dolore, la morte come la medicina, l’arte e il benessere fanno parte della vita».
«È una partnership tra due importanti emblemi della città di Milano che hanno contribuito a costruirne la storia. - afferma Luigi Cajazzo, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - Da simili presupposti poteva solo scaturire un programma così prestigioso che sottolinea ancora una volta l’importanza rivestita dall’arte nella medicina, come elemento di supporto della malattia».
Nella pratica, il tavolo di lavoro è composto da cinque-sei specializzandi provenienti dall’Accademia di Brera e altrettanti giovani medici dell’INT afferenti all’area della ricerca e della clinica. Nel caso specifico del team proveniente dall’Accademia, la metà frequenta un corso di fotografia d’arte e l’altra metà uno di pittura. In questi giorni è in corso la selezione: i giovani artisti devono avere come caratteristiche principali la sensibilità e la capacità espressiva e devono essere psicologicamente pronti ad affrontare la vita ospedaliera. «L’obiettivo è di ottenere una contaminazione virtuosa tra giovani in formazione in ambiti tanto diversi, quanto simili in termini di sensibilità e attenzione al vissuto altrui. - afferma Vincenzo Mazzaferro, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Responsabile Scientifico del progetto - Auspichiamo che la sensibilità artistica a contatto con quella scientifica generi forme di espressione e di impegno nuove che rendano i nostri pazienti protagonisti della scena e strumento di trasfigurazione della realtà. La malattia è, infatti, proprio questo: una condizione in grado di cambiarci la vita, ma anche un evento in grado di accendere energie nascoste, impegno disinteressato e urgenza di perseguire con ogni mezzo la ricerca di soluzioni. Tra chi esplora con l’arte l’anima di chi soffre e chi si prodiga per cercare strade nuove di cura speriamo sorga un’ alleanza nuova che non potrà che far bene anche a chi, come il sottoscritto, ha il compito di coordinare il delicato passaggio dalle aspettative alla consapevolezza».
Tra novembre 2017 e febbraio 2018 avranno luogo quattro incontri tra medici e giovani artisti e riguarderanno i diversi aspetti dell’attività di ricerca e di clinica. Si svolgeranno all’INT e coinvolgeranno i pazienti del Reparto di Chirurgia dell’Apparato Digerente e Trapianto di Fegato. «Quest’attività produrrà immagini, sensazioni, scambi sui saperi scientifici e artistici e porterà alla produzione di una pubblicazione. - chiarisce Stefano Pizzi, Titolare di Cattedra di Pittura presso Accademia di Belle Arti di Brera e Responsabile Artistico del progetto - Sarà corredata dalle immagini pittoriche e fotografiche elaborate dai nostri specializzandi e verrà resa disponibile per il pubblico. Quello che desideriamo con questo progetto è di avvicinare i cittadini alla problematica dei tumori con un approccio che non sia catalizzato dalla paura, come invece accade ora ancora troppo di frequente per chi varca la soglia dell’ospedale».
Le Opere realizzate verranno esposte all’interno dell’INT. «Siamo soddisfatti di avere contribuito a concretizzare questa iniziativa. - aggiunge Giuliano Sottoriva, Presidente di PROMETEO ONLUS - Per la nostra Associazione prendersi cura dei pazienti e dei familiari significa anche avvicinare il malato e chi lo assiste all’arte in termini di aiuto psicologico. È un’ulteriore aspetto del nostro impegno, che si integra con ciò che facciamo da sempre: le attività di sensibilizzazione per promuovere l’umanizzazione della cura e una cultura dell’accoglienza del malato e della sua famiglia, il supporto alla ricerca clinica relativa alle malattie epatiche e a chi ha subito un trapianto di fegato».
Aprire le porte dell’ospedale all’arte e, quindi, a chi vuole guardare verso il futuro, significa dare promesse positive a chi invece ha una malattia e, di conseguenza, vive il quotidiano senza pensare al domani. Per questo, l'avvicinamento del malato all'arte è da sempre tra gli obiettivi dell’INT. È già una realtà, per esempio, all’interno dell’Hospice, dove sono esposte opere d’arte donate da artisti, e nell’ambito della Chirurgia Toracica. «Il progetto di arte in reparto consiste in lavori di artisti che raccontano e interpretano l'esperienza della malattia in maniera libera, con l’obiettivo di stabilire un dialogo tra chi la sta vivendo e chi, invece, ha già attraversato questo percorso. - dice Ugo Pastorino, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - È una comunicazione che viaggia attraverso l’emotività e l'empatia e che viene vissuta in modo positivo: nella nostra esperienza, in questi anni, pochissimi si sono sentiti disturbati: meno di un paziente su mille».
La Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è un istituto pubblico di ricovero e cura a carattere scientifico. Fondato nel 1928, l’INT è primo in Italia tra gli IRCCS oncologici ed è centro di riferimento nazionale e internazionale sia per i tumori più frequenti che per quelli più rari e pediatrici. Con 540 persone dedicate e 27 laboratori, è oggi polo di eccellenza per le attività di ricerca pre–clinica, traslazionale e clinica, di assistenza ed epidemiologica. Definito come “Comprehensive Cancer Center”, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione degli Istituti del Cancro Europei (OECI), l'INT, con 16 brevetti e ben 5 Registri di Patologia Istituzionali, è affiliato a oltre una decina di organizzazioni internazionali per la ricerca e cura del cancro (OECI, UICC, WIN, EORTC) ed è in fase di ingresso nella rete «Cancer Core Europe» dei 6 principali European Cancer Center. Nel portfolio INT 2016: 640 studi clinici, 693 studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali, 258 progetti finanziati da enti pubblici e privati. INT uno dei Centri di riferimento nel panorama assistenziale lombardo e nazionale: nel 2016 sono stati più di 18.000 i pazienti ricoverati e oltre un milione e 147 mila coloro che si sono sottoposti a visite ed esami a livello ambulatoriale. Oltre all’attività di ricerca e clinica, l’Istituto si occupa di formazione, ospitando 139 specializzandi universitari.
Più nota come Accademia di Brera, è un ateneo pubblico con sede in via Brera 28 a Milano. Secondo l'attuale offerta formativa (MIUR) l'Accademia di Brera è compresa nel comparto universitario, nel settore dell'Alta Formazione Artistica e Musicale e rilascia diplomi accademici di 1º livello (equipollenti alla laurea) e di 2º livello (equipollenti alla laurea magistrale). L’Accademia di Brera è una delle scuole più antiche d’Italia, emblema di storia e personaggi che hanno fatto l’arte, segnando certe epoche del nostro paese. Fin dal 1776 essa contribuisce all’attiva dialettica fra scienza, lettere e arti. Gemellata con le più importanti Accademie e Università internazionali per progetti di ricerca e mobilità didattica ed artistica, ancora oggi con la stessa passione, Brera conserva la sua voglia di crescere e creare cultura.
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