i Giovani Autori e “Il tipografo di Vichy” - L’Accademia di Belle Arti di Brera a Villa Litta Modignani

Giovedì 16 ottobre 2025 ore 18.30

i GIOVANI AUTORI e “IL TIPOGRAFO DI VICHY”

L’Accademia di Belle Arti di Brera a Villa Litta Modignani

MOSTRA

Dal 16 ottobre al 1 novembre 2025

L’Accademia di Belle Arti di Brera, in collaborazione con il Comune di Milano, presenta i Giovani Autori e “Il tipografo di Vichy” - L’Accademia di Belle Arti di Brera a Villa Litta Modignani, una mostra che si inserisce nella collana istituzionale Scultura Paesaggio Architettura, ideata e curata da Guido Lodigiani, professore ordinario di Linguaggi Plastici per le Arti Visive nel Dipartimento di Arti Visive dell'Accademia di Belle Arti di Brera Milano.

Il progetto della mostra è stato coordinato dalla professoressa Chiara Nenci, Direttrice della Scuola di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico. L’iniziativa nasce con l’intento di alimentare un dialogo fertile tra arte e letteratura, offrendo al territorio nuove occasioni di incontro e riflessione condivisa.

La cornice scelta è Villa Litta Modignani ad Affori, luogo storico del quartiere, in cui passato e presente si intrecciano in una narrazione continua. Qui, nove Giovani Autori dell’Accademia sono stati chiamati a confrontarsi con la poetica del romanzo Il tipografo di Vichy di Marco Musazzi, trasformando le suggestioni letterarie in un linguaggio plastico contemporaneo.

La mostra diventa così un laboratorio di pensiero critico mediato dallo sguardo degli studenti: un’indagine non solo sulla forza del dialogo tra arti visive e letteratura – da sempre un tema centrale nella storia dell’arte – ma anche sul significato stesso della pratica artistica di oggi in relazione alla realtà odierna. Le opere invitano a interrogarsi sulla responsabilità individuale e collettiva, sulla capacità di sostare davanti alle immagini e lasciarsi provocare da esse, ma anche sul peso delle scelte che siamo chiamati ad effettuare quotidianamente e sulle conseguenze che ne derivano.

 

IL PROGETTO
 

Per l’edizione 2025 di Scultura Paesaggio Architettura, gli artisti selezionati per questo progetto hanno avuto l’opportunità di esporre le proprie opere all’interno della Biblioteca di Affori, ospitata nello storico palazzo di Villa Litta, edificio emblematico del quartiere e punto di riferimento culturale sin dal XVIII secolo. Le installazioni, distribuite lungo lo scalone d’ingresso e nelle sale della sezione adulti al primo piano, instaurano un dialogo diretto con l’architettura e contribuiscono a trasformare lo spazio stesso in parte integrante dell’esperienza espositiva.

Il progetto è il risultato della collaborazione tra diversi Dipartimenti disciplinari dell’Accademia di Brera: da un lato gli studenti dei corsi di Scultura, protagonisti della produzione artistica; dall’altro gli studenti della Scuola di Valorizzazione dei Beni culturali, impegnata nella curatela, nell’allestimento e nella comunicazione della mostra. Un lavoro corale che testimonia come la formazione accademica possa tradursi in esperienze concrete di dialogo con la comunità e con il tessuto urbano.

Con questa iniziativa, si invitano i visitatori a scoprire non soltanto le opere esposte, ma anche le potenzialità di uno spazio simbolico come Villa Litta: un luogo dove l’arte contemporanea si fa chiave di lettura per interpretare la poetica letteraria di riferimento e, al tempo stesso, per riflettere criticamente sulla nostra realtà storica e sociale.

 

IL ROMANZO “IL TIPOGRAFO DI VICHY”

Il romanzo di Marco Musazzi è ambientato a Vichy nel 1942 e segue il percorso interiore di Constantin Millon, tipografo e uomo comune che assiste, quasi distrattamente, al progressivo precipitare della Francia nel collaborazionismo e nell’odio. Le parole di un sacerdote che invitano a denunciare gli ebrei sembravano far parte di un’entità alternativa, finché la realtà non entra nella sua casa: la figlia Jeannine ha un’amica ebrea, Ester. Il dubbio, la paura, la vergogna e infine la consapevolezza disegnano la lenta metamorfosi di un uomo che, senza eroismi, sceglie di non restare indifferente.

La storia del tipografo Millon è una parabola sulla responsabilità individuale e sulla fragile linea che separa l’obbedienza dalla complicità. In un tempo segnato dal conformismo e dal timore, il romanzo interroga ciascuno di noi: cosa significa “agire” quando il mondo sembra già perduto?

 

IN MOSTRA LE OPERE DI:

Elisabetta Galantini, Giulia Neacsu, Lucia Santovito, Jacopo Demurtas, Lisa Galiussi, Davide Arca, Martina Grossini, Federica Fassone, Alessandro Giove.
 

CON LA CURATELA DEGLI STUDENTI:

Camilla Bianchi, Chiara Napoli, Yadira Pacheco Diaz, Benedetta Rossetti, Lucilla Perrotta, Filippo Silveri, Flora Roseto, Laura Placenti, Sara Bertini, Eleonora Pulici.

In collaborazione con il Comune di Milano – Municipio 9. Il progetto è stato realizzato con la consulenza di Armando Vimercati, direttore della Biblioteca di Affori.

A cura di: Guido Lodigiani, scultore e professore ordinario nel Dipartimento di Arti Visive. Chiara Nenci, Direttrice della Scuola di Valorizzazione dei Beni Culturali.

Date: Dal 16 ottobre al 1 novembre

Opening: Giovedì 16 ottobre, ore 18.30

Luogo: Villa Litta Modignani – Biblioteca di Affori, Milano. Viale Affori 21, 20161 Milano

Ingresso: libero e gratuito, secondo gli orari della Biblioteca

Locandina _I Giovani Autori

COMUNICATO STAMPA- Giovani autori

Spazi Liminali

Giovedì 09 ottobre 2025 ore 19.30 – 22.00

Exon, Delusion of equilibrium. Tra culti tecnomagici e ambienti virtuali

Sabato 4 ottobre 2025 ore 10.00 – 13.00

Exon, Delusion of equilibrium. Tra culti tecno-magici e ambienti virtuali

ONLINE EXPERIENCE E INSTALLAZIONE

La classe 2025 di Realtà Virtuali e Paradigmi della Complessità (Biennio Net Art, Accademia di Brera) presenta: Exon, un’esperienza multiplayer sviluppata su Roblox che esplora le relazioni tra tecnologia, comunità e immaginari digitali. 

Il giocatore viene immerso in un universo dominato da un culto tecno-sincretico, in cui la tecnologia assume un ruolo spirituale e mistico. In questo contesto, l’innovazione tecnologica non è solo uno strumento, ma diventa un elemento salvifico, capace di migliorare la condizione umana e condurla verso il superamento dei propri limiti biologici. Il visitatore si trova immerso in uno spazio che riproduce le dinamiche tipiche dei culti settari. L'accoglienza iniziale genera un senso di appartenenza a un'entità superiore, mentre il linguaggio adotta forme persuasive e manipolatorie, celate dietro una facciata di apparente benevolenza. La fascinazione iniziale si trasforma gradualmente in un sistema di controllo sottile, che alimenta dipendenza emotiva e conduce verso un progressivo isolamento e un senso crescente di estraneità.

L’evento, inserito all’interno della Milano Digital Week 2025,  invita il pubblico a vivere insieme un percorso interattivo sulla piattaforma di Roblox per un massimo di 8 persone alla volta. 

https://www.milanodigitalweek.com/event/exon-delusion-of-equilibrium

 

Video: Exon, Delusion of equilibrium. Tra culti tecnomagici e ambienti virtuali

 

 

 

 

Exon, Delusion of equilibrium. Tra culti tecno-magici e ambienti virtuali

Sala Napoleonica (Via Brera 28 - Milano) e online

04 ottobre 2025 

ore 10.00 - 13.00

Exon - Testo critico

Fluid Surfaces

Mercoledì 1 ottobre 2025 ore 18.00

Fluid Surfaces 

 

MOSTRA

 

Si apre il 1 Ottobre Fluid Surfaces, presso lo Spazio Ex Fornace di Milano, un progetto per valorizzare giovani artisti che vede Bright Flow collaborare con l’Accademia di Belle Arti di Brera, sul rapporto tra luce e acqua nella città di Milano dopo Liquid Light presso Careof, e Abyss a Ripa85 tenutesi nel 2024.

Intorno alla tematica del progetto Bright Flow, una relazione tra acqua e luce nella città di Milano con l’obiettivo di creare un’idea di rigenerazione urbana riguardo al tema della creatività e innovazione per la sostenibilità ambientale, viene proposto il lavoro di quattro giovani artisti: Martino Allegretti, Sara Lidia Girelli, Thomas Fasulo, Sebastian Yngaruca, provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera, che operano attraverso una pluralità di media: installazioni, videoproiezioni, videomapping, pittura.

In fisica, una superficie fluida è l’area di transizione tra un fluido (liquido o gas) e il suo ambiente, sia esso un altro fluido o un solido. La superficie fluida si caratterizza dunque per la sua capacità di cambiare forma e adattarsi alle variazioni di volume e pressione, così come accade per gli artisti nel processo artistico. L’impiego di vari medium e la successione dei gesti nella realizzazione artistica rendono l’opera una zona di confine dinamica e flessibile, mutevole e malleabile. La capacità di modificare la sua forma in risposta alle trasformazioni nella creazione artistica rende il supporto, sia esso materiale o immateriale, una superficie fluida ed essa gioca un ruolo chiave nella fenomenologia della produzione artistica.

Il concetto di fluidità è poi presente nella stessa Milano, una città attraversata da corsi d’acqua, alcuni dei quali ne caratterizzano in modo iconico l’aspetto e la natura paesaggistica oltre alla struttura urbana. Questa rete di corsi d’acqua, una sorta di ramificazione intorno alla quale si è evoluta la città, diviene per Bright Flow una fonte d’ispirazione alla ricerca di una Milano più segreta. L’approccio multimediale della mostra evidenzia lo sviluppo dei linguaggi pittorici verso quelli multimediali in un connubio proficuo e sempre in via di trasformazione, proprio come i materiali liquidi che scorrono, s’increspano e si sciolgono senza sosta. Le opere pensate progettate sullo spazio creano poi una linea legata proprio al tema dell’acqua, e quindi all’intervento ambientale con un percorso strutturato che vede chiare analogie tra la Milano acquatica e urbana.

Curata da Carlo Bernardini e Lorella Scacco, l’esposizione si inquadra e inserisce in quello che è un contesto dinamico ed internazionale, che rende la città di Milano attualmente più che mai fucina di idee e creatività.

L’evento, ospitato negli spazi della Ex Fornace di Milano, spazio che dal 2013 è stato destinato dal Comune di Milano ad ospitare diverse attività culturali, è sostenuto e prodotto dall’Accademia di Belle Arti di Brera, Dipartimento Arti Visive e Scuola di Pittura per Bright Flow, in collaborazione con Smarting APS.

Fluid Surfaces

Ex Fornace – Alzaia Naviglio Pavese 16, Milano. Darsena MM Porta Genova

opening: Mercoledì 1° ottobre 2025 ore 18.00

Fluid Surfaces_EX FORNACE_Milano

CS_Bright Flow _ Fluid Surfaces

Elezioni suppletive della Consulta degli Studenti

Venerdì 19 settembre 2025

Elezioni suppletive della Consulta degli Studenti

 

E’ pubblicato sul sito Amministrazione Trasparente dell’Accademia di Brera il bando per l’indizione delle elezioni suppletive della Consulta degli Studenti sulla base del Regolamento elettorale disposto dalla medesima Consulta degli Studenti, Prot. n. 5635/A12a del 18/09/2025.

Le votazioni sono previste per i giorni 18, 19 e 20 novembre 2025, il seggio resterà aperto dalle ore 10.00 alle ore 15.00.
Di seguito si allegano il Bando di indizione delle elezioni del Direttore, l'Allegato A e il Regolamento elettorale.

Bando indizione elezioni supplementari Consulta studenti_2025_signed

Regolamento elettorale suppletivo Consulta degli Studenti_2025

ALLEGATO A

Candidature ammesse

Nuove residenze. Giovani studenti di Brera nelle stanze del Duca

Domenica 07 settembre 2025 ore 11.00

Nuove residenze. Giovani studenti di Brera nelle stanze del Duca

MOSTRA

 

In occasione della riapertura al pubblico delle stanze di Antonio Farnese, situate all’interno della Rocca Sanvitale di Sala Baganza, in provincia di Parma, e affrescate nel 1724 da Sebastiano Galeotti, uno tra i maggiori frescanti del barocchetto italiano, il Comune di Sala Baganza ha invitato l’Accademia di Belle Arti di Brera a partecipare con un intervento nell’appartamento che appartenne all’ultimo duca farnesiano. Ne è nata una residenza per dieci giovani studenti - coordinati dai docenti Alberto Reggianini e Dario Taormina - che abitando questo luogo, anche se per un breve periodo, hanno cercato di intercettare le stratificazioni che la storia vi ha depositato. La visione degli affreschi nei soffitti e delle decorazioni parietali si è mescolata alle tracce più recenti, derivanti da altre funzioni abitative, producendo una serie di opere che dialogano con l’ambiente ad immaginare una nuova committenza.

L’esposizione di ciò che ha prodotto questo laboratorio diviene anche l’occasione per osservare l’approccio sensibile, a tratti imprevedibile che le nuove generazioni intendono offrire, creando una mostra ma anche un’occasione utile alla didattica e alla formazione degli studenti delle accademie d’arte.

 Il progetto ha inoltre potuto usufruire della collaborazione dell’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, che da decenni collabora con il Comune di Sala per la valorizzazione della Rocca e recentemente ha approfondito gli studi sull’appartamento di Antonio Farnese, grazie ai suoi Accademici Elisabetta Fadda, Carlo Mambriani e Alessandro Malinverni, che hanno curato anche i testi di alta divulgazione appositamente prodotti per la riapertura di questi spazi, messi a disposizione degli studenti in vista della residenza.

Questo intervento segna l’avvio di una serie di iniziative con le quali il Comune di Sala Baganza intende riabitare questo luogo, unitamente agli altri ambienti della Rocca, per farne il centro nevralgico della sua attività culturale, in continuità con la Storia ma rivolto alla contemporaneità.

Nuove residenze. Giovani studenti di Brera nelle stanze del Duca

Appartamento del Duca Antonio Farnese, Rocca di Sala Baganza

Inaugurazione: 07/09 ore h11:00. A seguire, DI-STANZE, intervento musicale a cura di ParmaJazzFrontiere 30 con gli studenti del Conservatorio Arrigo Boito di Parma in collaborazione con la Chironomic Orchestra

Apertura: 07/09/2025 - 09/11/2025

venerdì >sabato>domenica> h 15:00 -18:00  Ultimo ingresso> h 17:30  Ingresso solo mostra 5,00 €

INVITO_26-8_fronte

INVITO_26-8_retro

L’Accademia di Brera ricorda Bob Wilson

Venerdì 01 agosto 2025

L’Accademia di Brera ricorda Bob Wilson

CI LASCIA UN GRANDE ARTISTA INTERNAZIONALE. BRERA LO AVEVA ONORATO LO SCORSO ANNO.

 

L’Accademia di Belle Arti di Brera ricorda Robert Wilson, artista totale che ha contribuito in modo unico alla costruzione di una nuova poetica teatrale disegnando spazi straordinari, espressione del pensiero scientifico moderno e della sensibilità dell’uomo contemporaneo.

Protagonista del panorama artistico e culturale internazionale, nel 2024 l’Accademia gli ha conferito il titolo di “Socio Onorario” e il primo Diploma Honoris Causa della Scuola di Scenografia, che corona così i suoi 100 anni dalla nascita come visione per il futuro.

“Con grande riconoscenza ricordiamo la Lezione che ci ha donato il Maestro Bob Wilson, è stata un segno vitale legato all'ascolto, all'osservazione scrupolosa dell'evento poetico dell'Arte che si rinnova nell'evolversi nello spazio della vita.

Gli studenti e gli insegnanti della Scuola di Scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Brera lo ringraziano”.

Prof. Gabriele Giromella, Direttore della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Brera

 

Un ricordo dell’Artista alla Lectio Magistralis tenuta il 01 febbraio 2024, in occasione dell’inaugurazione dell’A.A. 2024/2025. 

 

 

 

 

 

 

 

Ricerca e transizione digitale nelle istituzioni museali e nelle gallerie d'arte

Il D.M. n. 470 del 22 febbraio 2024 definisce le modalità di accreditamento dei corsi di dottorato di ricerca delle Istituzioni AFAM a partire dall’a.a. 2024/2025.

Nello specifico, il dottorato di ricerca dell’AFAM fornisce le competenze necessarie per esercitare, presso Istituzioni AFAM, Università, Enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione, anche ai fini dell'accesso alle carriere nelle amministrazioni pubbliche e dell’integrazione di percorsi professionali di elevata innovatività.

La formazione dottorale:

  1. persegue l’avanzamento delle conoscenze attraverso la formazione alla ricerca negli ambiti di riferimento delle Istituzioni AFAM, nonché l’eccellenza sulla base di standard accademici stabiliti tramite procedure di revisione tra pari;
  2. è svolta in un ambiente istituzionale attrattivo e criticamente stimolante, nel quale il dottorando può acquisire autonomia e responsabilità utili al successivo percorso professionale;
  3. promuove opportunità di formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare, anche in ambiti non accademici, quali l’industria, la pubblica amministrazione, i servizi e le istituzioni culturali e artistiche, con il coinvolgimento di esperti nelle attività formative;
  4. contribuisce al rafforzamento delle relazioni transnazionali e internazionali nel campo della ricerca, anche attivando dottorati congiunti e forme di co-tutela, e assicura, coerentemente con il progetto di ricerca sviluppato dal dottorando, periodi di mobilità all'estero di durata congrua rispetto al progetto dottorale;
  5. prevede l’acquisizione di competenze trasversali, in modo da agevolare il loro trasferimento e il loro sviluppo in ambito scientifico e professionale;
  6. si realizza nell’ambito di un sistema di assicurazione della qualità, distinto da quello previsto per il primo e secondo ciclo della formazione AFAM, finalizzato a migliorare la qualità dell’ambiente di ricerca e a definire procedure trasparenti e responsabili per l’ammissione, la supervisione, il rilascio del titolo e lo sviluppo professionale dei dottorandi.

Il titolo di Dottore di ricerca è rilasciato a seguito della positiva valutazione di un lavoro di ricerca che contribuisce all’avanzamento delle conoscenze o delle metodologie nel campo di indagine prescelto.

Il Dottorato intende stabilire un legame solido tra metodologie di ricerca teoriche e prassi di produzione nell’ambito delle arti contemporanee, connettendo pensiero analitico, formazione teorico/critica e pratica di produzione e formalizzazione propria delle culture visuali e dei linguaggi intermediali della contemporaneità. 
Esso supporta un processo formalizzazione a partire da una riflessione teorica, dove metodologie di ricerca interdisciplinari convergono, insieme ad una analisi di fenomeni sociali, nell’ideazione e programmazione di attività e progettualità multimediali e multipiattaforma. Si tratta di una ricerca su basi teoriche complesse che si reifica in una restituzione teorico critica e pratica. 
L'obiettivo principale è formare specialisti di altissima professionalità, dottori di ricerca con conoscenze e competenze teorico/critiche e sull'uso di media e culture digitali e della rete applicate allo studio, alla concezione teorica e pratica ed alla disseminazione della ricerca artistica, in particolare nell'ambito delle culture visive contemporanee. Figure in grado di orientarsi e cogliere gli obiettivi economici, sociali e culturali del presente nella gestione e programmazione di progetti creativi in seno a istituzioni museali, gallerie d'arte e imprese culturali e creative, nazionali e internazionali. 
Il focus metodologico del dottorato punta sulla ricerca e formalizzazione di format culturali concepiti e realizzati facendo uso di strumenti tecnologici e informatici applicati all'analisi materiale degli oggetti, alla loro gestione, alla valorizzazione creativa, alla loro disseminazione e diffusione, attraverso spazi di produzione e sperimentazione artistica. Il focus concettuale di questo bando punta alla ricerca sulle Fenomenologie degli Archivi, in continuità con le linee teoriche impostate e sviluppate durante il dottorato del XL Ciclo. 
Dottorandi e dottorande saranno avviate ad un percorso individuale di specializzazione nella ricerca supportato dalle competenze specifiche dell'Accademia (integrazione tra ricerca scientifica ed artistica) e di istituzioni partner nazionali che verranno definite nel corso del triennio. Le collaborazioni internazionali, già attive presso l'Accademia o che saranno attivate specificamente in seno al corso di dottorato, consentiranno ai dottorandi di svolgere un significativo periodo all'estero in strutture del settore ove sono già integrati avanzati centri di ricerca. 
Il dottorato è aperto a studiose, ricercatori ed artiste: figure che sono chiamate a produrre una ricerca nell'ambito del tema Fenomenologie degli Archivi, la cui forma è al contempo teorico-critica e progettuale. Un percorso che richiede come tesi finale la concezione, lo sviluppo e la formalizzazione di un cammino che dalla ricerca teorico-critica si muove verso una formalizzazione culturale (artistica, progettuale, curatoriale) individuale, in risonanza con le tematiche generali del presente bando. Candidate e candidati sono invitati a proporre un progetto di ricerca che si innesti nel tema delle Fenomenologie degli Archivi, sottolineando questo sia in linea con le progettualità pregresse e sia in continuità con i loro percorsi di ricerca artistica e teorica sviluppate negli anni precedenti.

Il presente dottorato nasce con l’obiettivo principale di formare dottori di ricerca con conoscenze e competenze tali da renderli figure fondamentali, all’interno del sistema dell'arte contemporanea, nella progettazione e implementazione di percorsi di ricerca finalizzati alla creazione e al supporto di sistemi di studio, valorizzazione e disseminazione sulle tematiche degli archivi, delle biblioteche e di tutta quella documentazione utile a valorizzare l’arte e le culture contemporanee dagli anni ’50 alla contemporaneità.
Inoltre, il corso prepara figure di esperti in grado di sviluppare percorsi di ricerca di livello internazionale e, al tempo stesso, di accedere ai livelli più qualificati nel mercato del lavoro, e di collaborare con le diverse istituzioni pubbliche e private del sistema dell’arte contemporanea.
Il corso si avvarrà di personale docente particolarmente esperto e qualificato, di laboratori avanzati, di una biblioteca specialistica, di un archivio storico, di un patrimonio storico e contemporaneo (fotografico, documentario e artistico) nonché di una ricca rete di rapporti internazionali e nazionali con gallerie d’arte, musei pubblici e privati, Università, organizzazioni culturali, aziende e artisti protagonisti dell'innovazione culturale contemporanea. Tali relazioni sono particolarmente favorite dall’ubicazione dell’Accademia in una città e una regione, come Milano e la Lombardia, centrali nel panorama artistico internazionale contemporaneo.
In virtù di questa peculiarità dell’Accademia di Brera, i dottorandi potranno accedere a un percorso formativo dal carattere fortemente interdisciplinare nonché fare esperienza diretta nei contesti, essi stessi oggetto del percorso di ricerca.
Ogni dottorando sarà avviato su un percorso individuale di specializzazione supportato dalle competenze specifiche dell’Accademia, inoltre le collaborazioni internazionali, già attive presso l’Accademia o che saranno attivate specificamente in seno al corso di dottorato, consentiranno ai dottorandi di svolgere un significativo periodo all’estero in strutture del settore ove sono già integrati avanzati centri di ricerca.
È quindi un corso di dottorato di nuova concezione interdisciplinare, che alle metodologie d’indagine specificamente storico-artistiche associa metodi di ricerca finalizzati alla valorizzazione dei materiali di archivio, di artisti, curatori, critici, galleristi e collezionisti italiani e internazionali attivi dagli anni ’50 alla contemporaneità, avvalendosi anche degli strumenti di indagine e di studio più innovativi in ambito digitale e tecnologico.
Obiettivo del corso è quello di strutturare, all’interno di istituzioni museali e gallerie private, centri di ricerca finalizzati alla creazione e al supporto di centri di studi avanzati volti a valorizzare l’arte dagli anni ’50 alla contemporaneità.
Particolare interesse sarà rivolto inoltre alla produzione di pubblicazioni mirate alla promozione di progetti innovativi e di cultura digitale.
Il Dottorato intende stabilire un legame solido tra metodologie di ricerca teoriche e prassi di produzione nell’ambito delle arti contemporanee, connettendo pensiero analitico, formazione teorico/critica e pratica di produzione e formalizzazione propria delle culture visuali e dei linguaggi intermediali della contemporaneità.
La formazione proposta dal corso dottorale mira ad aprire nuovi orizzonti esplorativi e innovativi attraverso un percorso metodologico che punta alla ricerca e formalizzazione di format culturali concepiti e realizzati facendo uso di strumenti tecnologici e informatici applicati all'analisi materiale degli oggetti, alla loro gestione, alla valorizzazione creativa, alla loro disseminazione e diffusione, attraverso spazi di produzione e sperimentazione artistica.

La natura interdisciplinare del percorso dottorale è particolarmente adatta a formare figure professionali innovative in grado di intraprendere percorsi di elevata professionalità presso istituzioni museali e nell’ambito delle imprese culturali e creative.
Si tratta di una figura necessaria allo sviluppo del settore che con le sue competenze introduce un profilo di importanza fondamentale, già presente nel panorama internazionale, in grado di gestire centri di studi e ricerca presso enti pubblici e privati, imprese e fondazioni, in Italia e all’estero, che operano nel settore dell’arte contemporanea.
Inoltre, il dottore di ricerca avrà un titolo utile alla partecipazione con profitto ai concorsi pubblici volti al reclutamento di personale altamente qualificato del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e del Ministero della cultura (MiC).
Il dottore di ricerca potrà intraprendere anche percorsi finalizzati alla docenza, alle attività di ricerca presso enti preposti, case editrici, fornitori di servizi digitali interessati alla diffusione del patrimonio culturale. Tale figura sarà una risorsa indispensabile alla soddisfazione del sempre più diffuso bisogno di studio e valorizzazione dei beni culturali e dell’arte contemporanea, asset strategici per l'Italia.

Per il XLI ciclo il Corso di dottorato prevede n. 2 posti con borsa e n. 1 posto senza borsa.

L’importo annuo della borsa per la frequenza al corso di dottorato è fissato in € 16.243,00 al lordo degli oneri previdenziali a carico del percipiente.

La borsa è pagata in rate mensili posticipate.

Possono concorrere ai posti in oggetto tutti i cittadini italiani e stranieri in possesso di uno dei seguenti Diplomi accademici di secondo livello:

  • DASL01 - PITTURA
  • DASL02 - SCULTURA
  • DASL03 - DECORAZIONE
  • DASL04 - GRAFICA
  • DASL05 - SCENOGRAFIA
  • DASL06 - PROGETTAZIONE ARTISTICA PER L'IMPRESA
  • DASL08 - NUOVE TECNOLOGIE DELL'ARTE
  • DASL09 - COMUNICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO CONTEMPORANEO
  • DASL10 - DIDATTICA DELL'ARTE
  • DASL11 - CINEMA, FOTOGRAFIA, AUDIOVISIVO
     

oppure in possesso di una delle seguenti Lauree magistrali:

  • LM-1 ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA
  • LM-19 INFORMAZIONE E SISTEMI EDITORIALI
  • LM-65 SCIENZE DELLO SPETTACOLO E PRODUZIONE MULTIMEDIALE
  • LM-89 STORIA DELL'ARTE

Scaricare il bando al seguente link:

Concorso pubblico per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca - XLI ciclo - anno accademico 2025/2026

Tempi di candidatura: dal 2 al 31 agosto 2025

L’ammissione al Corso di dottorato prevede una procedura di selezione consistente nella valutazione dei titoli presentati ed una prova svolta in forma di colloquio.
In merito alla valutazione dei titoli, la Commissione considererà la seguente documentazione specifica:

  • titolo di studio;
  • abstract della tesi discussa per il conseguimento del titolo di accesso (obbligatorio);
  • progetto di ricerca (il progetto di ricerca presentato in fase di candidatura non è vincolante ai fini dell’attribuzione dell’effettivo argomento di tesi in caso di ammissione ai corsi) (obbligatorio);
  • eventuali pubblicazioni prodotte negli ultimi cinque anni in extenso;
  • eventuali borse di studio godute in passato;
  • eventuali lettere di presentazione, su carta intestata dell’istituzione di appartenenza del docente;
  • curriculum vitae e studiorum datato e sottoscritto (obbligatorio);
  • domanda di candidatura (allegata al bando da compilare, firmare e caricare) (obbligatorio).

Sia la candidatura al Corso di dottorato sia l’immatricolazione si presentano esclusivamente mediante procedura online, non è richiesta la consegna di documenti cartacei.

Il percorso di dottorato dura di norma 3 anni e prevede la frequenza obbligatoria.

La candidatura al Corso di dottorato prevede il versamento di:

  • contributo di preiscrizione di € 34,69 mediante l’avviso di pagamento PagoPA, stampabile per il pagamento in un momento successivo in Banca o presso altri esercenti abilitati;
  • tassa governativa preiscrizione di € 15,13 su bollettino postale c/c 1016 (disponibile presso gli Uffici Postali).
     

L’iscrizione al Corso di dottorato, al primo e agli anni successivi, prevede il versamento di:

  • tassa governativa di € 102,93, per il primo anno, e di € 72,67, per gli anni successivi al primo, su bollettino postale c/c 1016 (disponibile presso gli Uffici Postali);
  • tassa regionale + imposta di bollo, per un importo totale di € 156,00;
  • contributo onnicomprensivo, dovuto esclusivamente dai dottorandi titolari di borsa di studio e quantificato sulla base dell’attestazione ISEE, per un importo che varia da un minimo di € 0,00 a un massimo di € 1.200,00.
     

È possibile eseguire il pagamento della tassa governativa dall’estero tramite bonifico bancario con queste coordinate.

Intestatario: Agenzia delle Entrate - Centro Operativo di Pescara

Causale: Test ammissione dottorati

IBAN: IT45R 07601 03200 0000 0000 1016

CODICE BIC/SWIFT: area euro BPPIITRRXXX, area non euro POPOIT22XXX

Indirizzo: Via Rio Sparto, 21, CAP 65100, Pescara, Italia

Sede del Corso: Via Brera 28 – 20121 Milano (MI)

Coordinatore del Corso: Prof.ssa Lucrezia Cippitelli – lucreziacippitelli@fadbrera.edu.it

Ufficio Dottorati - dottorati@accademiadibrera.milano.it

CIPPITELLI LUCREZIA

D'ALONZO CLAUDIA MARIA

FRAPICCINI EVA

GUIDA CECILIA

MARIOTTI ILARIA

SANNA DOMENICA ANGELA

SCACCO LORELLA

ROSSI MASSIMILIANO

..

Tecniche e strumenti per lo studio, la produzione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali

Il D.M. n. 470 del 22 febbraio 2024 definisce le modalità di accreditamento dei corsi di dottorato di ricerca delle Istituzioni AFAM a partire dall’a.a. 2024/2025.

Nello specifico, il dottorato di ricerca dell’AFAM fornisce le competenze necessarie per esercitare, presso Istituzioni AFAM, Università, Enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione, anche ai fini dell'accesso alle carriere nelle amministrazioni pubbliche e dell’integrazione di percorsi professionali di elevata innovatività.

Inoltre, la formazione dottorale:

  1. persegue l’avanzamento delle conoscenze attraverso la formazione alla ricerca negli ambiti di riferimento delle Istituzioni AFAM, nonché l’eccellenza sulla base di standard accademici stabiliti tramite procedure di revisione tra pari;
  2. è svolta in un ambiente istituzionale attrattivo e criticamente stimolante, nel quale il dottorando può acquisire autonomia e responsabilità utili al successivo percorso professionale;
  3. promuove opportunità di formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare, anche in ambiti non accademici, quali l’industria, la pubblica amministrazione, i servizi e le istituzioni culturali e artistiche, con il coinvolgimento di esperti nelle attività formative;
  4. contribuisce al rafforzamento delle relazioni transnazionali e internazionali nel campo della ricerca, anche attivando dottorati congiunti e forme di co-tutela, e assicura, coerentemente con il progetto di ricerca sviluppato dal dottorando, periodi di mobilità all'estero di durata congrua rispetto al progetto dottorale;
  5. prevede l’acquisizione di competenze trasversali, in modo da agevolare il loro trasferimento e il loro sviluppo in ambito scientifico e professionale;
  6. si realizza nell’ambito di un sistema di assicurazione della qualità, distinto da quello previsto per il primo e secondo ciclo della formazione AFAM, finalizzato a migliorare la qualità dell’ambiente di ricerca e a definire procedure trasparenti e responsabili per l’ammissione, la supervisione, il rilascio del titolo e lo sviluppo professionale dei dottorandi.

Il titolo di Dottore di ricerca è rilasciato a seguito della positiva valutazione di un lavoro di ricerca che contribuisce all’avanzamento delle conoscenze o delle metodologie nel campo di indagine prescelto.

Il Corso di dottorato si incentra su un oggetto specifico, abbastanza vasto da unificare i temi di ricerca e di didattica presenti nell'Accademia di Brera e di importanza strategica per l’Italia: i beni culturali. Essi sono definiti dalla legge italiana come segue: “Sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà” (art. 2, comma 2, del D.Lgs. 42/2004, “Codice dei beni culturali”). L'Italia è il paese più ricco al mondo di beni culturali protetti dall'Unesco (https://whc.unesco.org/en/list/stat) con 59 riconoscimenti; questi ultimi sono naturalmente solo una piccolissima frazione di eccellenza mondiale fra l'enorme numero di oggetti, musei, beni architettonici, scavi e collezioni che sono dispersi su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una ricchezza per il paese, forse la sua più grande, che però è solo in parte riconosciuta e addirittura conosciuta, archiviata e studiata adeguatamente, protetta e restaurata, valorizzata per l'uso culturale e anche turistico. Il progetto di dottorato dell'Accademia di Brera è importante perché si dà il proposito di formare degli studiosi e dei professionisti di alto livello, con una formazione multidisciplinare e adeguata agli ultimi sviluppi tecnici e culturali, che potranno contribuire in maniera importante al lavoro urgente e necessario di conoscenza, classificazione, conservazione e valorizzazione di questo patrimonio. Esso è un dovere culturale che incombe sulla collettività nazionale per la manutenzione della nostra eredità collettiva; ma avrà anche ricadute economiche importanti per il paese, favorendo il turismo culturale e lo sviluppo delle comunità locali.

Formare dottori di ricerca con esperienze produttive e di studio nei settori della progettazione, della realizzazione, del restauro, della catalogazione e archiviazione, della valorizzazione e dello studio storico-teorico dei beni culturali, capaci di sviluppare percorsi di ricerca di livello internazionale e, al tempo stesso, di accedere ai livelli più qualificati nel mercato del lavoro in questi ambiti, certamente destinati ad ampliarsi, e di collaborare con le diverse istituzioni che sovraintendono al patrimonio culturale. Per ottenere questo risultato l’Accademia può avvalersi, al di là del Collegio Dottorale, di un personale docente particolarmente esperto e qualificato in tutti questi campi, di laboratori avanzati, di un patrimonio culturale, fotografico, documentario e di oggetti d’arte, oltre che di una biblioteca proprie e di una ricca rete di rapporti internazionali e nazionali con enti pubblici, privati, con aziende e artisti, insomma con tutti i protagonisti dell’innovazione culturale contemporanea. A questa ricchezza i dottorandi potranno accedere grazie a una didattica formale collettiva, dal carattere fortemente interdisciplinare e teorico-pratico, quindi anche laboratoriale. Oltre a questa didattica collettiva, ogni singolo dottorando sarà avviato su un percorso individuale di specializzazione, che potrà avvalersi delle ricche risorse culturali e della vasta presenza di competenze specifiche presenti nella nostra istituzione, oltre che della ricca rete di relazioni e collaborazioni che l’Accademia intrattiene con i musei, le Università e le organizzazioni culturali di una città e di una regione molto ricca di beni culturali come Milano e la Lombardia; oltre che di numerose collaborazione nazionali e internazionali particolarmente qualificate.
Particolarmente importante sarà il lavoro di ricerca, conservazione e valorizzazione dello stesso, ricchissimo, patrimonio dell’Accademia, costituito da quantità ingenti di materiali diversi, in parte ancora inediti, che riflettono l’evoluzione storico-urbanistica e architettonica di Milano e dell’intero paese, le trasformazioni del gusto e lo sviluppo del pensiero sulla conservazione e il restauro nell’Italia unitaria fino alla Seconda Guerra Mondiale.
“Tecniche e strumenti per lo studio, la produzione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali” è un corso di dottorato di nuova concezione dalla natura fortemente interdisciplinare, che alle metodologie d’indagine squisitamente storico-artistiche associa competenze specifiche sui materiali, anche dal punto di vista chimico-fisico e del restauro, sui metodi e le sfide della catalogazione e dell’archiviazione dei beni culturali, soprattutto classici ed archeologici, medievali, moderni e anche contemporanei, e sugli strumenti di valorizzazione più innovativi, specie di ambito digitale. La formazione proposta dal corso dottorale mira quindi a fornire non solo basi teoriche e pratiche delle discipline che afferiscono ai beni culturali nell’accezione più ampia, ma anche ad aprire nuovi orizzonti esplorativi e innovativi: per questo motivo, accanto a percorsi più “tradizionali” nel campo della storia dell’arte e della fotografia, si proporranno percorsi innovativi che tengano conto anche delle elaborazioni più attuali nell’ambito della cultura digitale e della comunicazione dei beni culturali. Elementi importanti nell’ambito della proposta formativa risulteranno quindi la teoria e l’archeologia dei media ma anche le relazioni tra cultura e memoria, intesa come dimensione individuale e collettiva, identitaria e finanche conflittuale, come accade in quelle realtà politiche in cui tradizioni e beni culturali sono oggetto di contesa e distruzione.

La natura interdisciplinare e teorico-pratica del percorso dottorale è particolarmente adatta a formare figure professionali specialmente flessibili e versatili, adatte a intraprendere percorsi di elevata professionalità sia presso istituzioni universitarie, istituzioni AFAM ed enti di ricerca pubblici, italiani ed esteri, sia presso uffici ministeriali, sovrintendenze, musei e uffici culturali collocati nelle pubbliche amministrazioni, come anche presso imprese private e fondazioni altamente innovative ed interessate alla ricerca, in Italia e all’estero, e presso Enti locali (in particolare gli assessorati alla cultura e gli uffici da questi dipendenti) e agenzie di valorizzazione e di studio dei beni culturali, di promozione del turismo culturale sostenibile e della conoscenza dell’offerta artistica e culturale dei territori, compresi i centri minori. Il dottore di ricerca potrà quindi intraprendere percorsi finalizzati alla docenza, universitaria, media e presso istituzioni AFAM, attività di ricerca presso enti preposti (CNR); carriere nelle sovrintendenze, musei, pubbliche amministrazioni, imprese private, fondazioni culturali di elevata innovatività, in Italia e all’estero. Case editrici, fornitori di servizi specializzati in rete, media vecchi e nuovi interessati alla diffusione del patrimonio culturale sono altri sbocchi professionali prevedibili. In generale, è probabile che lo sviluppo del paese porterà nei prossimi decenni a un bisogno diffuso di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, risorsa strategica per l’Italia, e che la specializzazione nella loro gestione sarà una competenza richiesta e necessaria.

Per il XLI ciclo il Corso di dottorato prevede n. 2 posti con borsa e n. 1 posto senza borsa.

L’importo annuo della borsa per la frequenza al corso di dottorato è fissato in € 16.243,00 al lordo degli oneri previdenziali a carico del percipiente. 

La borsa è pagata in rate mensili posticipate.

Possono concorrere ai posti in oggetto tutti i cittadini italiani e stranieri in possesso di uno dei seguenti Diplomi accademici di secondo livello:

  • DASL06 Progettazione Artistica per l’Impresa
  • DASL07 Restauro
  • DASL08 Nuove Tecnologie dell’Arte
  • DASL09 Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo
  • DASL10 Didattica dell’arte
  • DASLQ01 diploma accademico di secondo livello a ciclo unico, abilitante alla professione di restauratore dei beni culturali
     

oppure in possesso di una delle seguenti Lauree magistrali:

  • LM-2 Archeologia
  • LM-5 Archivistica e biblioteconomia
  • LM-10 Conservazione dei beni architettonici e ambientali
  • LM-11 Conservazione e restauro dei beni culturali
  • LM-43 Metodologie informatiche per le discipline umanistiche
  • LM-65 Scienze dello spettacolo e produzione multimediale
  • LM-89 Storia dell'arte
  • LM-92 Teorie della comunicazione
  • LM-93 Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education
  • LMR/02 Conservazione e restauro dei beni culturali

Scaricare il bando al seguente link:

Concorso pubblico per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca - XLI ciclo - anno accademico 2025/2026 

Tempi di candidatura: dal 2 al 31 agosto 2025

L’ammissione al Corso di dottorato prevede una procedura di selezione, a sbarramento, per titoli ed esami (prova scritta e orale).
In merito alla valutazione dei titoli, la Commissione considererà la seguente documentazione specifica:

  • titolo di studio;
  • abstract della tesi discussa per il conseguimento del titolo di accesso (obbligatorio);
  • progetto di ricerca (il progetto di ricerca presentato in fase di candidatura non è vincolante ai fini dell’attribuzione dell’effettivo argomento di tesi in caso di ammissione ai corsi) (obbligatorio);
  • eventuali pubblicazioni prodotte negli ultimi cinque anni in extenso;
  • eventuali borse di studio godute in passato;
  • eventuali lettere di presentazione, su carta intestata dell’istituzione di appartenenza del docente;
  • curriculum vitae e studiorum datato e sottoscritto (obbligatorio);
  • domanda di candidatura (allegata al bando da compilare, firmare e caricare) (obbligatorio).

Sia la candidatura al Corso di dottorato sia l’immatricolazione si presentano esclusivamente mediante procedura online, non è richiesta la consegna di documenti cartacei.

Il percorso di dottorato dura di norma 3 anni e prevede la frequenza obbligatoria.

La candidatura al Corso di dottorato prevede il versamento di:

  • contributo di preiscrizione di € 34,69 mediante l’avviso di pagamento PagoPA, stampabile per il pagamento in un momento successivo in Banca o presso altri esercenti abilitati;
  • tassa governativa preiscrizione di € 15,13 su bollettino postale c/c 1016 (disponibile presso gli Uffici Postali).
     

L’iscrizione al Corso di dottorato, al primo e agli anni successivi, prevede il versamento di:

  • tassa governativa di € 102,93, per il primo anno, e di € 72,67, per gli anni successivi al primo, su bollettino postale c/c 1016 (disponibile presso gli Uffici Postali);
  • tassa regionale + imposta di bollo, per un importo totale di € 156,00;
  • contributo onnicomprensivo, dovuto esclusivamente dai dottorandi titolari di borsa di studio e quantificato sulla base dell’attestazione ISEE, per un importo che varia da un minimo di € 0,00 a un massimo di € 1.200,00.
     

È possibile eseguire il pagamento della tassa governativa dall’estero tramite bonifico bancario con queste coordinate.

Intestatario: Agenzia delle Entrate - Centro Operativo di Pescara

Causale: Test ammissione dottorati

IBAN: IT45R 07601 03200 0000 0000 1016

CODICE BIC/SWIFT: area euro BPPIITRRXXX, area non euro POPOIT22XXX

Indirizzo: Via Rio Sparto, 21, CAP 65100, Pescara, Italia

Sede del Corso: Via Brera 28 – 20121 Milano (MI)

Coordinatore del Corso: Prof.ssa Martina Corgnati – martinacorgnati@fadbrera.edu.it

Ufficio Dottorati - dottorati@accademiadibrera.milano.it

LEONARDI NICOLETTA

CORGNATI MARTINA

NENCI CHIARA

PALANDRI MARIA CHIARA

RUSCIO ROSANNA

QUARANTA DOMENICO

SASSETTI CARLO

ROSSO ROBERTO

SCHIAVI LUIGI CARLO

CRESPI ANGELO